Regione Caso Satta, Fratelli d’Italia attacca: “Giunta Todde inadeguata”

Caso Satta, Fratelli d’Italia attacca: “Giunta Todde inadeguata”

Fratelli d’Italia all'attacco dopo le dimissioni di Satta: “Pressioni interne e giochi di poltrone, comparto agricolo penalizzato”

Crediti foto: Paolo Truzzu - Facebook

Le dimissioni dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianfranco Satta, dopo soli venti mesi di mandato, accendono lo scontro politico in Consiglio regionale e aprono un fronte critico per il governo guidato da Alessandra Todde. L’esponente della Giunta, invitato a lasciare l’incarico dal suo stesso gruppo politico, ha ufficializzato l’addio nella giornata di oggi, decisione che l’opposizione interpreta come il segnale di una crescente instabilità.

Il primo affondo arriva da Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, che parla di “ennesima dimostrazione del fallimento della Giunta Todde”. Secondo Truzzu, l’esecutivo regionale si sarebbe rivelato “ostaggio di logiche spartitorie”, destinato a ulteriori scossoni: “Questo è solo il primo, ma non sarà l’ultimo pezzo a cadere. Non solo per i risultati insufficienti, ma per le lotte interne che ora si ripeteranno con le nomine in sanità e altri cambi di assessori”. L’ex sindaco di Cagliari manda anche un messaggio di vicinanza a Satta, al quale esprime “comprensione e solidarietà”.

Duro anche il commento del collega di partito Emanuele Cera, che definisce la scelta “un danno per il comparto primario sardo”. Cera dice di apprezzare il lavoro dell’assessore dimissionario, almeno per quanto concerne “impegno e preparazione in un settore strategico come agricoltura e allevamento”. L’attacco politico si concentra invece sulla presidente Todde, accusata di non essere capace di sostenere la propria squadra di governo: “Costringere un assessore competente a lasciare in un momento di emergenza per il settore è un atto di estrema irresponsabilità”.

Il consigliere richiama inoltre la necessità di garantire una rappresentanza della provincia di Oristano nel prossimo rimpasto, citando il territorio come “patria indiscussa dell’agricoltura e dell’allevamento”, al momento escluso dalle scelte della Giunta. Una richiesta che, secondo Cera, costituirebbe “un segnale concreto di attenzione verso chi lavora la terra e sostiene l’economia rurale dell’isola”.

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