Nella mattinata di oggi, martedì 23 dicembre 2025, le sale di Palazzo Bacaredda hanno ospitato la firma di un patto strategico tra il Comune di Cagliari e il Corpo Consolare della Sardegna (CCS). L’obiettivo centrale dell’intesa è proiettare il capoluogo isolano verso una dimensione sempre più internazionale, potenziandone l’attrattività e i legami diplomatici.
L’accordo, che affonda le sue radici nei dettami della Convenzione di Vienna del 1963, punta a trasformare i rapporti istituzionali già esistenti in una collaborazione concreta su più fronti: dallo sviluppo economico alla promozione turistica, fino allo scambio culturale. Nello specifico, i consoli si impegneranno a farsi ambasciatori delle eccellenze cagliaritane presso le autorità estere, mentre l’amministrazione comunale offrirà supporto operativo e istituzionale ai vari progetti promossi dal Corpo.
Il sindaco Massimo Zedda, intervenuto durante la sigla, ha ribadito la vocazione all’accoglienza della città, evidenziando come il protocollo miri a “favorire l’integrazione delle comunità straniere” e a “creare ponti culturali” e produttivi capaci di generare ricchezza per tutto il territorio.
A fargli eco è stato il decano del Corpo Consolare, Gavino Pinna, che ha ricordato il lavoro svolto dal CCS nel “costruire relazioni solide”. Il Console ha fornito anche un quadro sociale importante: “Ad oggi vivono stabilmente nell’Isola circa 50mila stranieri, concentrati massimamente nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari, a cui offriamo assistenza di vario tipo, in sinergia con le istituzioni locali”. Pinna ha inoltre citato l’essenziale contributo umanitario fornito dai consoli in passato, sia nella gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini che durante le fasi critiche della pandemia, facilitando cure sanitarie e ricongiungimenti familiari.
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