Vittoria legale per Massimo Cellino: la Corte di Giustizia tributaria di primo grado di Brescia ha dato ragione al club lombardo, congelando le cartelle esattoriali che avevano innescato il tracollo sportivo e societario della scorsa stagione. Al centro della disputa vi sono i crediti d’imposta considerati fittizi, acquisiti dal Gruppo Alfieri, che erano costati alla squadra la penalizzazione di 4 punti, la successiva retrocessione in Serie C e la definitiva esclusione dal campionato.
I giudici tributari hanno riconosciuto la validità della tesi difensiva, basata sulla buona fede della società, sospendendo l’efficacia dei provvedimenti di riscossione.
Questa decisione rappresenta un punto di svolta fondamentale: la Corte ha infatti ritenuto credibile il fumus boni iuris, ovvero la probabile fondatezza del ricorso, smontando l’iniziale accusa dell’Agenzia delle Entrate che dipingeva il club come complice consapevole della frode fiscale.
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