Nicola Bartolini non potrà far parte far parte dei corpi militari per via dei suoi tatuaggi. Il campione del mondo di ginnastica a corpo libero non ha preso bene questa notizia e in una intervista su Repubblica si è sfogato. “C’è questo stereotipo in Italia: se hai tatuaggi non puoi entrare nei corpi militari – ha detto -. Se fa schifo avere un campione del mondo, mi dispiace per loro, mi metterò l’anima in pace”.
Oggi il campione sardo lavora sui social: collabora con Digital Bridge, un’azienda che si occupa di Influencer Marketing, Booking Management e Social Media Marketing. Per via dei numerosi tatuaggi (ne ha una cinquantina) gli è stato impedito di far parte di un corpo militare come tanti suoi colleghi ginnasti. “Ho parlato con dirigenti di varie realtà, certi miei tatuaggi non vanno bene con l’etica dei gruppi sportivi”, ha detto nell’intervista. “Il primo è stato un quadrifoglio. Poi ci sono due teschi, sul petto una Hannya, un demone giapponese, sono affascinato dalla cultura orientale. La civetta sul braccio esprime la mia anima notturna: non faccio le 5 di mattina, ma mi piace la notte, mi aiuta a riflettere”.
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