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Gli uffici della Regione stanno lavorando per il rilascio entro luglio del parere per il riconoscimento della Dop “Pane Coccoi” ed è in corso anche l’istruttoria per il riconoscimento della Igp per le Sebadas. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ieri sera a Sestu ha partecipato a un seminario dedicato “alla valorizzazione delle tipicità locali e alle iniziative innovative ecosostenibili in campo agricolo.

La richiesta ufficiale di Denominazione di Origine Protetta era stata trasmessa alla fine di aprile dal Comitato Promotore Pane Coccoi DOP e sottoscritta da un gruppo di panificatori presenti in tutta la Sardegna.  Il lavoro ha visto il prezioso supporto di Laore Sardegna, Agris Sardegna, CNA Agroalimentare Sardegna, Confartigianato Imprese Sardegna, Associazione Panificatori, Porto Conte Ricerche, Università di Sassari e della nota antropologa Alessandra Guigoni.

“In Sardegna – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – il patrimonio enogastronomico vanta il riconoscimento di 42 prodotti di qualità: 6 Dop e 2 Igp nel comparto agroalimentare e ben 33 Dop nel settore vitivinicolo. Sono in corso poi le istruttorie per il riconoscimento della Igp per la Sebadas di Sardegna e della Dop ‘Pane Coccoi’. Per quest’ultima gli uffici stanno lavorando per il rilascio del parere entro luglio

“Le produzioni con marchio di origine hanno un’importanza fondamentale per l’economia della Sardegna. Ci sono importanti margini di espansione sul mercato interno italiano, ma allo stesso tempo è necessario rafforzare l’orientamento al mercato estero”, ha spiegato Murgia -. È ben noto il ruolo svolto dalla Dop del Pecorino romano nell’economia agricola regionale ma anche le altre Dop hanno un potenziale di crescita molto alto. Vale la pena sottolineare che la Sardegna detiene il primato italiano per numero di operatori coinvolti nella ‘Dop economy’ nel comparto carni fresche e formaggi. Qualità, legame con il territorio e sicurezza alimentare sono requisiti che caratterizzano i prodotti made in Sardegna, richiesti e apprezzati dal consumatore. La Regione Sardegna sta investendo molto nel potenziare il legame tra prodotto e territorio, partendo proprio dalla grande offerta delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole con progetti di valorizzazione territoriale attraverso azioni coordinate”.

Su questo fronte, la Regione ha attivato il progetto ‘MenSarda’. “Crediamo molto in questa iniziativa – ha proseguito l’assessore  – che stiamo portando avanti con l’Associazione dei Comuni sardi per promuovere le mense pubbliche a chilometro zero, sensibilizzare al consumo consapevole delle produzioni agricole e contribuire a creare coscienza collettiva del patrimonio agroalimentare locale, con interventi finalizzati al mantenimento della vitalità e identità sociale delle aree rurali, della conservazione dell’eredità culturale e della salvaguardia degli habitat. È un passo importante verso una vera sovranità alimentare”.

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