Si chiamava Gianpaolo Demartis l’uomo deceduto a Olbia dopo l’utilizzo del taser da parte dei Carabinieri. 57 anni, originario di Bultei e residente a Olbia, Demartis ha avuto un arresto cardiaco in ambulanza dopo essere stato immobilizzato dai militari.
Secondo la ricostruzione, Demartis era in forte stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol o stupefacenti e stava importunando i passanti. All’arrivo dei militari, allertati da una chiamata al 112, li ha aggrediti con violenza, colpendo al volto uno di loro e costringendolo al ricovero ospedaliero. Per immobilizzarlo è stato quindi usato il taser. Pochi istanti dopo l’uomo si è accasciato a terra ed è morto in ambulanza per un arresto cardiaco, nonostante i tentativi di rianimazione del personale sanitario.
Secondo quanto appreso dall’Ansa, la famiglia di Demartis ha riferito che l’uomo era cardiopatico. Demartis aveva alle spalle anche diverse vicende giudiziarie. Nel 2020 era stato arrestato per spaccio di droga e al momento si trovava in affidamento in prova, ancora legato a una condanna. In passato aveva gestito un’attività commerciale a Sassari, in via Zanfarino, dove vendeva prodotti tipici sardi.
Sul caso indaga la squadra anticrimine della Polizia di Stato, mentre la procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo e disporrà l’autopsia per accertare le cause del decesso.
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