La sfida per ospitare l’Einstein Telescope, l’ambizioso progetto europeo destinato alla rilevazione delle onde gravitazionali, entra in una fase strategica di cooperazione internazionale. La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha confermato la volontà di trasformare quella che inizialmente appariva come una competizione con la Germania in una sinergia vincente. Secondo la governatrice, la proposta del sito tedesco non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità per dare ulteriore peso alla candidatura di Sos Enattos.
Il prossimo 12 gennaio segnerà una data fondamentale per questo percorso: la Sardegna e la regione della Sassonia firmeranno un protocollo d’intesa ufficiale. L’obiettivo dichiarato è quello di presentare un fronte comune e un progetto integrato che possa sbaragliare la concorrenza internazionale, dimostrando che la collaborazione tra territori d’eccellenza aumenta le probabilità di successo dell’intero asse italo-tedesco.
La corsa per l’assegnazione dell’infrastruttura di ricerca, che vedrà la decisione finale soltanto nel 2026, non coinvolge però solo i due partner. Oltre alla Sardegna e alla Sassonia, resta in campo anche la candidatura proposta dai Paesi Bassi, rendendo la competizione europea estremamente serrata. L’accordo imminente tra Todde e i rappresentanti tedeschi punta proprio a rendere il sito sardo ancora più solido e credibile agli occhi della comunità scientifica e delle istituzioni europee.
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