Sono stati interrogati nel carcere di Verbania i tre fermati per l’incidente della funivia del Mottarone verificatosi domenica scorsa, e che ha causato 14 morti, tra cui due bimbi, e un ferito grave, il piccolo Eitan di 5 anni.

Gabriele Tadini, caposervizio della funivia, ha risposto per tre ore alle domande del gip Donatella Banci Buonamici, ammettendo di aver messo il ceppo blocca freno, e di averlo fatto altre volte. Tadini ha sottolineato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano collegabili alla fune, specificando di non essere “un delinquente”.

“Non avrei mai fatto salire persone se avessi pensato che la fune si spezzasse”, ha dichiarato.
Gabriele Tadini è stato condotto ai domiciliari, mentre Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, ed Enrico Perocchio, direttore di esercizio, sono tornati liberi.