“E’ da due anni che scriviamo all’ATS sollecitando lo scorrimento della graduatoria OSS dell’ex ASL n.5 di Oristano del 2017, l’unica in vigore a tempo indeterminato in tutta la Sardegna, in considerazione della grave carenza di personale nelle aree di Sassari, Olbia, Nuoro ed Oristano. Abbiamo più volte chiesto notizie sul perché questo non avvenisse e si preferisse invece il demansionamento del personale infermieristico già presente all’interno dell’Ats, in palese violazione delle norme lavorative. Abbiamo anche inviato le diffide dei legali degli OSS presenti in graduatoria, che intendono far valere i loro diritti, ma dall’ATS non è giunta alcuna risposta , solo un silenzio indifferente. Una situazione intollerabile che vedrà certamente il coinvolgimento del Tribunale Amministrativo regionale e della Procura della Repubblica per porre fine alle assurdità che caratterizzano questa storia”, dichiara la Segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.

“La carenza di operatori socio sanitari nei reparti infatti, genera un carico eccessivo con gravi ripercussioni sulle condizioni psicofisiche degli altri operatori e degli infermieri presenti e provoca un incremento degli infortuni sul lavoro. Accade poi un utilizzo quotidiano di Infermieri per svolgere mansioni prettamente degli OSS, una cosa gravissima e senza ombra di dubbio illegittima, intollerabile e irrispettosa della dignità dei lavoratori e dell’utenza. Non si può certo sopperire alla carenza di OSS attraverso il demansionamento del personale specializzato, ci si dimentica che sono numerose le Aziende Sanitarie che sono state condannate al risarcimento dei danni ai lavoratori per aver assegnato il personale infermieristico allo svolgimento di mansioni non rientranti nel proprio inquadramento professionale (vedi sentenza n.6954/2019 del Tribunale di Roma e sentenza n.1032 del 06/10/2015 del Tribunale di Cagliari)”.

“Altra situazione scandalosa si è verificata nell’area di Sassari dove sono stati mandati a casa in piena pandemia (gennaio-febbraio), undici OSS che non sono mai stati sostituiti, sovraccaricando di lavoro gli infermieri”.

“Vi è poi un altro fatto grave: nonostante le numerose note inerenti la richiesta di scorrimento graduatoria OSS Oristano del 2017, inviate il 16 ottobre 2020, il 25 gennaio 2021, e nonostante le lettere di diffida inviate dagli Avv. Vittorio Perria e Marta Martina Vacca in data 12 novembre 2020 e in data 23 febbraio 2021 dall’ Avv. Giacomo Baralla, l’ATS Sardegna a tutt’oggi non fatto pervenire alcuna risposta. Ci troviamo di fronte alla palese violazione della L.241/90 che disciplina la trasparenza della Pubblica Amministrazione la quale è tenuta a rispondere entro 30 giorni. La mancata osservanza comporta che “la P.A. e i soggetti equiparati siano tenuti al risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento e che le controversie relative all’applicazione del presente articolo siano attribuite alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo” dice l’art. 2 bis. Ma non solo: si ravvisano infatti anche gli estremi di reato di cui all’art.328 del Codice Penale come modificato dall’art.16 della legge 86/90 relativo all’omissione o rifiuto di atti d’ufficio”.

“Abbiamo già inviato tutti gli atti al Presidente del Tribunale Regionale Amministrativo della Sardegna e al Procuratore della Repubblica di Sassari perché è ora di dire basta a questa assurda, grave e scandalosa vicenda” conclude la Segretaria territoriale dell’FSI-USAE Mariangela Campus.