Ha preso il via il 21 giugno anche in Sardegna la raccolta firme per il Referendum per l’Eutanasia legale.

La campagna, promossa a livello nazionale dall’Associazione Luca Coscioni, è sostenuta nell’Isola dalle sezioni locali della stessa Associazione Luca Coscioni, da Possibile, Radicali italiani, Partito socialista italiano, Sentinelli di Cagliari, dai gruppi consiliari Progressisti del Comune di Cagliari e della Regione Sardegna. Sul campo ci sono 209 volontari e cento autenticatori, tra consiglieri e consigliere comunali e avvocati e avvocate, che hanno raccolto in poco meno di un mese quasi tremila firme con tavoli in tutta la regione.

L’obiettivo, 500 mila firme entro il 30 settembre, dopo neanche trenta giorni di campagna non pare così lontano: in tutto il Paese si registrano 100 mila sottoscrizioni grazie al lavoro di quasi 10 mila volontari e oltre 2000 autenticatori che hanno coinvolto un migliaio di Comuni. La risposta più forte si registra in Valle d’Aosta, Piemonte, Umbria, Emilia – Romagna e Trentino Alto Adige, le prime cinque regioni per firme raccolte ogni 10 mila abitanti. Il record arriva da Milano e provincia, dove si contano oiù di 11 mila sottoscrizioni.

“Abbiamo già raggiunto un quinto delle firme che serviranno per chiedere il referendum sull’eutanasia legale con la modifica dell art. 579 del codice penale, quello sull’omicidio del consenziente che oggi punisce con le stesse disposizioni dell’omicidio ‘Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui’ e la nostra Isola sta partecipando a questa grande battaglia per il diritto alla libera scelta – commentano i referenti sardi della raccolta firme.  –  Condividiamo in pieno lo slogan della campagna, ‘Liberi fino alla fine’ e continueremo a incontrare i cittadini e le cittadine e coinvolgere le nostre comunità per contribuire a raggiungere l’obiettivo”.

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