Sculer, nome d’arte di Riccardo Meloni, artista di musica Trap e Drill di Olbia, ha messo in gioco cuore, idee ed energie nei suoi sette brani più un videoclip da 24mila visualizzazioni, che ha cercato di trasmettere ai suoi fans, i quali da oltre un anno lo ascoltano sui music store. E i numeri danno ragione al 22enne gallurese: sono oltre 300mila le streams su Spotify, e giorno dopo giorno il cantante scala le classifiche delle piattaforme online, pronto a uscire dal virtuale per cimentarsi con il pubblico e i live anche a livello nazionale.

Sculer, che significa “fortunato”, però rimane con i piedi per terra e continua a comporre, registrare e divertirsi. E soprattutto a studiare all’Università, dove sta per laurearsi, ma la strada delle 7 note è determinato a percorrerla tutta e fino in fondo. “Non nego che piacerebbe portare avanti questo progetto musicale e quindi far conoscere i miei brani, cantare nei live e collaborare anche con artisti già affermati – afferma l’artista – per il momento faccio il mio e mi diverto; sono ancora all’inizio ma ho energie e voglia per continuare. Però mi piace trasmettere principalmente forza e divertimento con le vibes e i testi; insomma, mi piace far tornare il buon umore a chi ascolta la mia musica”.

Sonorità cupe e basse che richiamano le periferie proletarie americane, testi che parlano della ricerca di vite comode e dorate, ritmi da suburra romana che raccontano di profitti facili e veloci. Un mondo irreale e utopistico dove l’apparire viene sempre prima dell’essere, il sogno prima della realtà, dove tutto richiama le esistenze di molti giovani nel voler percorrere esistenze lussuose e con guadagni rapidi e non sempre leciti.

“Ho avuto la passione per la musica sin da ragazzino e ho iniziato per gioco a comporre i brani. Da un anno a questa parte, sempre per divertimento, ho cominciato a registrare i pezzi con il telefono o a casa di amici – racconta Sculer – dopo averli fatti sentire a più persone, ho notato che piacevano e quindi ho iniziato a fare le cose con più cura e serietà. Così, nel giugno dell’anno scorso, ho registrato “Trapstar”, che è stato il primo pezzo ufficiale realizzato in uno studio e distribuito su tutti principali digital stores. Da li, ho ripreso a comporre e pubblicare gli altri pezzi come “Plata o Plomo” e “Montenapo”, grazie ai quali ho superato subito le 100 mila visualizzazioni. Devo dire che questo risultato ha sorpreso anche me. Poi è arrivato anche il brano “Payback”, per il quale ho realizzato anche il mio primo video ufficiale”. “Da qualche settimana, per l’arrivo dell’estate, insieme a Snuppy, al secolo Mattia Guspini, abbiamo pubblicato “Si lo Mueve”, un brano diverso dagli altri e più club – continua Meloni – il pezzo è molto estivo, anche se è pronto da dicembre scorso, ed è ascoltabile da qualsiasi genere di età e ha già fatto già dei bei numeri in pochi giorni. Stiamo lavorando affinché questo brano possa essere sentito anche nei vari locali e nelle radio”.

“Dire a chi mi sono ispirato è una domanda difficile – conclude il 22enne gallurese – poiché c’è ne sono tanti che mi piacciono e che ho sempre ascoltato ma se dovessi concentrarmi su alcuni in particolare, direi nella scena americana “Pop Smoke” per via della sua forza ed energia che trasmette, mentre in Italia “Lazza”, sempre riferito al genere trap/drill. Se dovessi scegliere un modello di “casa nostra”, come artista a tutto tondo direi senza dubbio “Salmo”; lo ascolto da quando ero piccolo e a parer mio è uno degli artisti più completi qua in Italia, nonché tra i più forti, riesce sempre a evolversi, tenendo però il suo stile originale”.

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