“Oggi, con grande soddisfazione, giungiamo ad un punto fondamentale di quel percorso tracciato in Regione con la collaborazione di Raimondo Cacciotto”. Così Marco Tedde, che nella scorsa legislatura ha lavorato alla scrittura della fondamentale norma di disciplina linguistica, commenta la pubblicazione dell’avviso pubblico sulla certificazione della conoscenza della lingua catalana di Alghero, che costituirà titolo di ammissibilità per l’iscrizione nell’elenco dei docenti.

L’ex sindaco ricorda che la legge contiene passaggi importanti per la conservazione, la valorizzazione e l’insegnamento della lingua, che viene denominata dalla norma “Catalano di Alghero”. “Fondamentale, in questo passaggio, è stata la collaborazione delle associazioni culturali che operano nel campo della preservazione del catalano di Alghero – sottolinea Tedde -. Altrettanto fondamentale, un baluardo, è il comma 5 dell’art. 9 della legge regionale 22/2018, la certificazione della conoscenza della lingua, che oggi viene applicato dal Comune di Alghero grazie ad un accordo con la Regione Sardegna che ha autorizzato la stipula di un accordo con la Generalitat de Catalunya e con l’Università di Sassari”.

Il catalano di Alghero, con un suo standard linguistico di riferimento approvato dal 2003, e che è stato inserito in legge e fatto proprio dalla Giunta comunale nel maggio 2021, arriva ad un traguardo storico che ripaga del lavoro svolto in tanti anni da parte della associazioni culturali che hanno lavorato per il riconoscimento, a tutti i livelli, dell’algherese come lingua di minoranza.

“È importante ora che il percorso prosegua, sfruttando le opportunità della legge 22 che destina risorse per l’insegnamento nelle scuole e che ieri ha visto la Commissione Cultura della Regione esprimere parere favorevole alla ripartizione finanziaria di 800.000 euro, fatta dalla Giunta Regionale con delibera del 21 luglio, per l’insegnamento delle lingue delle minoranze in orario curriculare” chiude Tedde.

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