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Sarebbe dovuto ripartire entro i primi dieci giorni di agosto, ma il nuovo termovalorizzatore di Tossilo ha subito un nuovo stop e l’avvio degli impianti è stato nuovamente rinviato. Un servizio che si occupa dello smaltimento dei rifiuti di mezza Sardegna, con un potenziale di 60mila tonnellate all’anno da bruciare.

Il presidente della Tossilo spa, Antonio Delitalia, minaccia di portare gli atti in Procura se la nuova struttura, che è costata 50milioni di euro alle casse regionali, non partirà come previsto.

“Non abbiamo avuto nessuna interlocuzione con la Regione, dunque non sappiamo il motivo del nuovo rinvio – spiega all’Ansa Delitala -. L’impianto sarebbe dovuto essere consegnato da due anni secondo contratto e evidentemente a oggi non ci sono ancora le condizioni per il collaudo. Io farò partire la piattaforma di compostaggio (selezione dei rifiuti) entro agosto, dove saranno impegnati una decina dei 30 lavoratori, mentre altri 11 sono stati presi incarico dai Comuni di Macomer e Borore, grazie all’accordo con l’assessorato regionale al Lavoro. Certo è – sottolinea l’amministratore della Tossilo Spa – che qui c’è chi vuole boicottare il nuovo termovalorizzatore che invece deve rispondere a una esigenza fondamentale del centro nord Sardegna”.

“Noi non lo consentiremo e se le cose continueranno ad andare per le lunghe – aggiunge Delitalia – porteremo gli atti in Procura”.

“Siamo all’oscuro rispetto alle strategie della Regione su questi temi e dei tentativi che vogliono affossare la Tossilo Spa – aggiunge il sindaco di Macomer Antonio Succu -. Non abbiamo nessun potere gestionale e siamo impotenti di fronte a una politica regionale che manca di chiarezza”.

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