Straordinaria scoperta nella necropoli fenicio punica di Nora, a Pula. Una statuetta di babbuino è stata ritrovata nella tomba numero 62, oggetto di recenti scavi condotti dallo staff dell’Università di Cagliari composto dai docenti Marco Giuman, Rossana Martorelli, Romina Carboni e da Emiliano Cruccas, Marco Muresu e Miriam Napolitano. Con loro anche archeologi e studenti dell’Università di Padova, di Genova e della Statale di Milano.

Si tratta di un raro balsamario in maiolica della fine del VII secolo a.C. oltre a una grande piazza di età imperiale di oltre 400 mq, provvista di fontane monumentali e sulla quale si affacciano botteghe per attività produttive e artigianali.

Precisamente, il babbuino regge un vaso, un canopo egizio, e sulla sommità del contenitore è presente una rana dalla cui bocca aperta usciva il profumo degli unguenti che venivano versati all’interno. La provenienza, si ipotizza, è orientale: si pensa a un balsamario arrivato dall’Egitto via mare, a conferma della centralità del porto di Nora negli antichi traffici del Mediterraneo.

A darne la notizia è stato il sito specializzato Archeoreporter, con tanto di foto e video che documentano il ritrovamento.

Da quanto si apprende, la tomba in questione “è a incinerazione: rappresentava qualcuno portato a raccogliere beni di prestigio da tutto il Mediterraneo. Lo testimoniano, dalla stessa tomba, i due buccheri etruschi che facevano parte del corredo, e i monili d’argento, tra cui un anello con uno scarabeo, in questo caso una chiara imitazione egittizzante”.

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