La storia di Antonio comincia con un grande sogno: quello di diventare telecronista calcistico. Guidato da un’insaziabile passione e un grandissimo amore per la sua Juventus, vola con la fantasia e allena continuamente i suoi desideri. E i desideri come quello di Antonio sono il fulcro della Mission di Make-A-Wish Italia, la Onlus con sede a Genova che realizza i desideri di bambini e ragazzi affetti da gravi patologie.

Etto, come lo conoscono familiari e amici, è un ragazzo di Cagliari di 12 anni affetto dalla Sindrome di Jeune, una patologia estremamente invalidante della quale si conosce ancora poco: nonostante le difficoltà, Etto non ha tristezza negli occhi e non si lascia abbattere. Nell’incontro con i volontari Make-A-Wish appare subito evidente la sua generosità, il suo enorme entusiasmo e i grandi sorrisi che sa dare al prossimo: e proprio nella bellezza del suo sorriso si staglia il suo sogno, quello che lo vede proiettato nel ruolo di telecronista.

Etto è prontissimo, dopo aver provato e riprovato, e si immagina già mentre guarda e commenta la Juventus. A partire da questo primo momento, la Onlus dà il via a un percorso di grande pianificazione, organizzato con cura e complementare alle terapie, che accompagnerà Etto a coltivare il suo sogno e a farlo crescere. Prima di realizzare il suo sogno, infatti, Etto vivrà appieno la MAW League, una vera e propria accademia costituita dall’Associazione, un percorso nato con lo scopo di accompagnare i bambini alla realizzazione del desiderio attraverso una serie di attività legate al tema del desiderio e che è in grado di dare valore aggiunto grazie alla condivisione con altri bambini che, come Etto, attendono di realizzare il loro desiderio al fianco di Make-A-Wish.

E questo percorso culminerà in qualcosa di indescrivibile: dall’arrivo dalla Sardegna a Milano, dove soggiornerà presso l’NH Hotel, e la tanto agognata tappa negli studi di Sky Sport, dove conoscerà il team e colui che lo affiancherà, Andrea Marinozzi, uno dei migliori telecronisti di Sky. Il match che sta per disputarsi è Juventus-Nantes, l’ambita competizione di Europa League. Antonio è emozionato ed entusiasta, ma dimostra subito di essere a suo agio, con il microfono davanti allo schermo, pronto a non perdere un minuto della partita. All’emozione di commentare come un professionista la partita, segue un’altra sorpresa per lui: l’incontro con Beppe Bergomi e Alessandro Del Piero, due volti iconici del mondo del calcio. I suoi occhi parlano e raccontano molto più di quello che può raccontare.

Come racconta la mamma di Etto, «Un sogno è come una meta, che tu pensi di poter raggiungere: così ti concentri su cose che non sono gli ospedali, la malattia, non quello che ti è stato negato ma quello che puoi avere». L’importanza di un desiderio realizzato non si esaurisce infatti alla sola esperienza vissuta: tutto il percorso, dal momento in cui il sogno viene espresso alla fatidica giornata in cui viene realizzato, restituisce una preziosa normalità ai bambini come Etto, dà loro un altro sguardo verso il futuro, una forza maggiore e rinnovata di lasciarsi alle spalle la malattia. Per questo il lavoro di Make-A-Wish Italia è fondamentale per tutti i bambini e ragazzi che attendono di vedere realizzati i propri desideri: l’Associazione, da quando è stata fondata nel 2004, ha già realizzato più di 2.600 desideri, cambiando di fatto la vita a tutti loro.

«Questa esperienza Antonio non se la dimenticherà per tutta la vitaracconta il papàPer questo, un grazie va al lavoro importante di Make-A-Wish Italia». Quella “prima telecronaca”, come recita l’attestato ricevuto da Etto alla fine della meravigliosa esperienza.

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