Ridare vita alle vecchie biciclette ferme in garage, donarle alla casa-famiglia di Quartu e promuovere l’uso collettivo delle due ruote per ridurre il traffico e l’inquinamento. E ancora, diminuire il consumo della plastica con l’installazione di fontanelle con acqua potabile in città garantendo l’approvvigionamento ai cittadini a costi più bassi.

Sono la mobilità sostenibile, la salute e il risparmio idrico gli obiettivi dei due progetti vincitori della tappa di Quartu Sant’Elena del progetto europeo “MediterranEu – Giovani che cambiano il mondo”, format realizzato e implementato dall’associazione “Rumundu”, fondata da Stefano Cucca, capofila del progetto, e supportato dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale e dalla Fondazione Alghero, con la collaborazione del Comune di Quartu Sant’Elena, del Comune di Alghero e dall’associazione Rondine Cittadella della Pace.

Due team quasi completamente al femminile del liceo Motzo di Quartu per i progetti che la giuria ha scelto di far proseguire con il percorso formativo a Bruxelles, in autunno, insieme a tutti i ragazzi del liceo Fermi che hanno partecipato alla tappa di Alghero, svolta lo scorso lunedì 5 giugno.

“Progetti validi, innovativi e subito applicabili, volti a ripensare le comunità d’appartenenza in ottica di economia circolare: un supporto pratico e operativo alle comunità locali che arriva direttamente dai ragazzi”, ha spiegato Stefano Cucca, presidente di Rumundu durante la mattinata di presentazione dei 12 progetti finalisti e di premiazione.

“L’obiettivo del progetto che ha coinvolto 80 studenti, insieme a dodici giovani che provengono da paesi in conflitto di Europa, Africa, Americhe e Medio Oriente per la parte internazionale del progetto, è dare ai ragazzi di strumenti perché possono essere capaci in futuro di progettare per sé o per le comunità nelle quali vivono – ha aggiunto Cucca -, c’è un assoluto bisogno di competenze trasversali: loro a 16 anni stanno imparando il project cycle management, il metodo di progettazione attualmente utilizzato per i progetti dell’Unione europea e per il Pnrr, stanno acquisendo competenze che ora sono ricercatissime”.

All’evento ha partecipato anche la Garante regionale dell’Infanzia e adolescenza, Carla Puligheddu: “È un grande progetto di orientamento, di cui c’è tanto bisogno per i nostri ragazzi – ha sottolineato -, partire dalla scuola e coinvolgere le proprie comunità lavorando su progetti che ne migliorano la vita fa crescere e maturare questi studenti”. Le due squadre sono state premiate dal sindaco di Quartu Graziano Milia, con l’assessore alle Politiche sociali e generazionali, Marco Camboni.

“Quartu paga un prezzo altissimo alla crescita esponenziale e tumultuosa vissuta in pochi decenni – ha sottolineato il primo cittadino nel suo saluto agli studenti – Un trauma fortissimo per la città, ma oggi Quartu può e deve avere una prospettiva di cambiamento reale, concreto, strutturale, e voi ragazzi ne siete una parte importante”. “Ciò che stiamo mettendo in piedi con questo progetto non è solo un esperimento, ma deve essere l’inizio di un cammino, che vi porterà fino a Bruxelles. Mi auguro che possiate apprendere il più possibile da questa esperienza e dalle tante altre che avrete davanti, di modo che al termine di questo percorso possiate scegliere di rimanere qui dando il vostro contributo a questa città e a questa terra”.

“Un’amministrazione lungimirante non si limita a risolvere le criticità ma guarda con attenzione e perseveranza al futuro, lavorando sulla prevenzione e sulla costruzione di progettualità – ha evidenziato l’assessore Camboni -. Per questo e per altri motivi abbiamo da subito puntato molto sul Progetto MediterranEu, inserendolo tra quelli finanziati nell’ambito dei piani di Coesione sociale”.

Nella tappa di Alghero a vincere anche qui un progetto sulla mobilità sostenibile e la diminuzione degli incidenti stradali con l’inserimento della zona 30. L’amministrazione comunale catalana, inoltre – visto il successo dell’iniziativa – ha deciso di colmare la grande lacuna dell’assenza di un piano per le Politiche giovanili, annunciando di voler coinvolgere i ragazzi di MediterranEU alla stesura del piano che sarà poi adottato dal Comune.

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