É “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio il vincitore di “Visioni Sarde“, la sezione del Festival “Visioni Italiane”. Vince il premio di una della più longeve e importanti rassegne italiane dedicate al cortometraggio.
Sabato 30 si è chiusa a Cagliari, ospitata nella magica cornice de Sa Manifattura, la decima edizione del Concorso “Visioni Sarde” con una cerimonia di premiazione.
Il regista Gianni Cesaraccio ha vinto per “il coraggio di aver raccontato una pagina dolorosa, cancellata dalla memoria pubblica e collettiva. Per la capacità di esprimere, con registri narrativi diversi, le forti contraddizioni sociali della contemporaneità. Sintetizzate da personaggi che interpretano, con una recitazione coinvolgente e sentita, una condizione di abbandono politico e esistenziale”.
“Quello che è mio è un piccolo film che parla di ciò che lasciamo di noi al mondo. Dentro ci ho messo tutto quello che ho, il cinema che amo, le storie e i personaggi che fanno parte del mio mondo. È un film fatto con tanta fatica e tanto cuore che spero possa trasmettere tutta la passione che ci ho (e abbiamo) messo per farlo”. Così ha commentato il vincitore, che già nel 2020 aveva vinto questo premio con “Valerio“.
La giuria ha inoltre premiato con una menzione speciale il film “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda, giovane regista sarda alla sua seconda opera.
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