È una comunità sconvolta quella di Arzachena dopo la morte di Giovanni Fresi, ucciso dal figlio a bastonate. Tanto che il sindaco Roberto Ragnedda ha proclamato il lutto cittadino.

“Sono ancora incredulo di fronte a quanto avvenuto questa notte ad Arzachena. Sono sconvolto, così come lo è l’intera comunità. Che si è svegliata con la tragica notizia della violenta morte di un compaesano, un amico” ha commentato Ragnedda.

L’omicidio del padre non sarebbe stato l’unico episodio che ha visto protagonista il giovane Michele Fresi.

Avrebbe infatti colpito al volto con un mazza di legno una ragazza di 24 anni del posto, procurandole la frattura della mascella. E con lo stesso oggetto ha colpito due carabinieri intervenuti per fermarlo, rompendogli naso e un braccio.

Comparirà domani mattina davanti al gip di Tempio Pausania per la convalida dell’arresto.

Fresi, che è assistito dall’avvocato di fiducia Nino Vargiu, è stato interrogato questa mattina e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 27enne è stato sottoposto agli esami del sangue e ai tamponi salivari per capire se fosse sotto l’effetto di alcol o droga.

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