A pochi chilometri dal centro di Cagliari c’è una zona che sta vivendo tempi molto complessi, una sorta di terra di nessuno nel quale si chiede un intervento risolutivo. Si tratta di via dell’Artigianato angolo via dell’Agricoltura, al confine tra la città ed Elmas
“Potrebbe sembrare una favela o una periferia degradata di una città del Terzo Mondo. E invece è una fetta di territorio dove regnano degrado, sporcizia, prostituzione, discariche a cielo aperto e incuria. Dimenticata da anni da parte di chi, Enti e Amministrazioni, dovrebbe garantire ordine, sicurezza, pulizia e manutenzioni” denunciano artigiani e commercianti.
Da settimane, una tubatura rotta ha trasformato la strada in un fiume di acqua e fango che raccoglie ogni genere di rifiuto e sporcizia, creando un habitat ideale per insetti e topi. Inoltre, un canale di scolo, essenziale per il deflusso delle acque piovane verso la laguna di Santa Gilla, è completamente ostruito da un canneto e da una crescente quantità di rifiuti.
I commercianti e gli artigiani questa mattina hanno inoltrato al Comune l’ennesima pec di segnalazione per la grave situazione e chiesto alle proprie Associazioni di Categoria di intervenire.
“Non sappiamo più cosa fare e a chi rivolgerci per avere pulizia, controllo e una riqualificazione dell’area. Abbiamo anche paura per la nostra incolumità fisica perché, più volte, siamo stati minacciati da personaggi non raccomandabili: sta diventando un problema di ordine pubblico. Paghiamo migliaia di euro in tasse e contributi, come se operassimo in centro città, ma questa zona è trattata come una zona di serie Z. Essendo periferia della periferia, le Amministrazioni non si accorgono di chi opera qui e non intervengono, in maniera energica, nel risolvere i disagi”.
Il timore è che tale situazione possa influire negativamente sulle attività commerciali e, quindi, sui bilanci delle aziende.
“Più volte abbiamo segnalato i problemi. Anche quando vengono risolti, nel giro di pochi giorni, a volte addirittura poche ore, i problemi si ripresentano puntualmente. Servirebbero le telecamere di sorveglianza soprattutto per chi usa quegli spazi come discarica e, soprattutto la notte, la utilizza come area dove la legge non esiste”.
Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
