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Cagliari, la storica Scuola Calcio della Sigma è sospesa: “Non abbiamo un campo”

Il presidente Pasquale Cossu annuncia la sospensione delle attività di Scuola Calcio della gloriosa società cagliaritana: "Il Comune ci ha lasciato soli"

La Sigma costretta a sospendere la Scuola Calcio 2025/2026. Ad annunciarlo è il presidente della storica società cagliaritana Pasquale Cossu, che in una lettera aperta spiega la decisione di fermare le attività di una delle principali fucine di talenti sportivi della Sardegna.

“Una decisione sofferta, maturata dopo aver inutilmente cercato uno spazio, un campo, una struttura dove poter continuare ad accogliere e far crescere i nostri bambini” scrive Cossu. “Abbiamo bussato a tutte le porte possibili, inoltrato richieste ufficiali, presentato progetti. Ma nessuno ci ha dato una risposta positiva. Ancora una volta, la Sigma si ritrova senza una casa”.

Come riferisce il presidente, “il project financing per la struttura di via Castiglione, che potrebbe rappresentare finalmente una svolta storica per la città, giace da oltre 4 anni negli uffici istituzionali, bloccato, in attesa di una decisione. E oggi, questo silenzio pesa più che mai”.

La Sigma è da decenni una società di riferimento nel panorama calcistico giovanile e in Sardegna ha raccolto tantissimi successi sul campo. “Non posso guardare negli occhi le famiglie e i bambini della nostra Scuola Calcio senza offrire loro certezze. Anzi, comprendo il loro sconforto: molti di loro si sentono presi in giro, e non posso che dare loro ragione. Il Comune ci ha chiesto almeno 5 volte di modificare il progetto per l’impianto, e ogni volta, con fiducia e pazienza, ci siamo rimessi al lavoro. Ma il tempo passa, le stagioni sportive corrono, e a rimetterci sono sempre i bambini”.

Cossu rivela anche di avere “nuovi soci pronti a entrare nel progetto, a dare il proprio supporto e investire”. E precisa: “L’impianto della Sigma non è pensato come un bene privato, ma come una risorsa per l’intera popolazione sportiva di Cagliari. La differenza è solo che a crederci – oggi come ieri – sono i privati, che vorrebbero costruire qualcosa per tutti. Ma se anche i privati vengono lasciati soli, il prezzo lo pagheranno i ragazzi, le famiglie e il futuro dello sport in città”.

Intanto le attività di Allievi e Giovanissimi andranno avanti. “È importante chiarire, però, che la scelta di puntare tutto, per questa stagione, sul settore giovanile agonistico, e quindi sulle squadre Allievi e Giovanissimi, nasce unicamente dalla possibilità di utilizzare la struttura del Vecchio Borgo. Solo grazie alla disponibilità di questo spazio possiamo continuare ad offrire ai ragazzi più grandi un percorso sportivo serio, qualificato e sicuro. Non si tratta di una strategia, ma di una necessità imposta dalla mancanza di alternative per la Scuola Calcio”.

Cossu conclude: “Non chiediamo favori, chiediamo solo di poter fare ciò che sappiamo fare bene: educare attraverso lo sport. Tutto questo non dipende da noi, ma solo dal Comune di Cagliari“.

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