La Sardegna ha ricevuto il via libera per la potenziale costruzione dell’Einstein Telescope in entrambe le sue configurazioni di rivelatore alternative, sia quella a “elle” che quella a triangolo.
Il semaforo verde è giunto dalla Conferenza di Servizi Preliminare che si è tenuta oggi, venerdì 7 novembre, presso il T-Hotel di Cagliari. L’incontro era dedicato alla valutazione dello studio propedeutico necessario allo sviluppo del progetto di fattibilità tecnica, economica e ambientale per il futuro osservatorio di onde gravitazionali.
Lo studio, che includeva l’esecuzione di sondaggi geognostici e una stima preliminare dell’impatto ambientale delle opere (sia in superficie che sotterranee) nell’area candidata, ha esaminato entrambe le opzioni proposte dalla comunità scientifica: un rivelatore a forma di triangolo, con lati di 10 km, e uno a forma di L, con lati di 15 km.
Al termine di un ampio dibattito e dopo aver raccolto i pareri di tutti gli enti coinvolti, la Conferenza ha espresso all’unanimità una valutazione positiva su entrambi i layout. Questo rappresenta un passo fondamentale che convalida la realizzabilità dell’esperimento in Sardegna, rafforzando notevolmente la candidatura di Sos Enattos nella competizione per ospitare la prestigiosa infrastruttura di ricerca.
La candidatura sarda si scontra con altri due siti: la regione dell’Euregio-Mosa-Reno (al confine tra Paesi Bassi, Germania e Belgio) e un sito in Sassonia (Germania), la cui proposta è stata formalizzata di recente. È da sottolineare che il sito di Sos Enattos è il primo tra i candidati a ottenere pareri tecnici così favorevoli attraverso lo strumento della conferenza di servizi preliminare.
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