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Cagliari, abolito il divieto di elemosina e dimora in spazi pubblici: è polemica

"Si tratta di un errore che rischia di peggiorare la situazione, non di risolverla", polemizzano dal centrodestra cagliaritano

Crediti foto: Comune di Cagliari

L’ordine del giorno che proponeva l’abolizione – presentato per primo da Matteo Massa del gruppo dei Progressisti – è stato approvato ieri sera con 18 voti favorevoli. Massa ha sintetizzato le ragioni della revoca: “La legislazione vigente indica i comportamenti sanzionabili e perseguibili, non c’è bisogno di regolamenti che individuano nelle persone in condizioni di estrema povertà e disagio sociale, senza dimora e mendicanti, come categoria umana responsabile di tali comportamenti e di un problema di insicurezza. La sicurezza e il decoro urbano vanno necessariamente coniugati e perseguiti con interventi di emancipazione dalla povertà e dal bisogno.” Ha poi aggiunto che si tratta di “Interventi che il Comune sta portando avanti con decisione e competenza.”

L’articolo 7 del regolamento di sicurezza, risalente al 2023 e ora eliminato, aveva imposto il divieto assoluto di utilizzare spazi pubblici per dimore, anche temporanee. Inoltre, vietava l’elemosina in circostanze che potevano creare potenziale intralcio, ad esempio vicino a semafori o ingressi di supermercati. Secondo i sostenitori della revoca, l’Art. 7 si era rivelato “inefficiente in relazione all’obiettivo dichiarato di mantenimento e innalzamento degli standard qualitativi di vivibilità della città”.

Il centrodestra ha espresso forti proteste contro questa decisione. In una nota, l’opposizione ha criticato: “Si tratta di un errore che rischia di peggiorare la situazione, non di risolverla. Quelle norme non erano perfette e andavano certamente migliorate, ma eliminarle del tutto significa privare le forze dell’ordine di uno strumento operativo utile a intervenire in contesti spesso segnati da forte vulnerabilità e disagio. Smantellare tout court ciò che potrebbe essere riformato significa solo rendere Cagliari meno preparata di fronte a un fenomeno complesso che merita risposte serie, non scelte ideologiche.”

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