Notizie Lavoro Export sardo in frenata: crollano le vendite all’estero e soffrono le Pmi

Export sardo in frenata: crollano le vendite all’estero e soffrono le Pmi

Confartigianato lancia l’allarme sull'export in Sardegna: -17,5% complessivo e -29,8% per le piccole imprese

Le esportazioni della Sardegna registrano una brusca battuta d’arresto. Nel primo semestre del 2025 l’export manifatturiero dell’Isola segna un calo del 17,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, collocando la regione all’ultimo posto della classifica nazionale, in un contesto che vede invece altre realtà italiane crescere e una media nazionale attestarsi attorno al +2%. A pesare sono soprattutto le difficoltà strutturali del sistema produttivo regionale, solo in parte compensate dalle performance del comparto farmaceutico.

Ancora più critico il quadro per le micro, piccole e medie imprese, cuore dell’economia sarda, le cui esportazioni scendono del 29,8% su base annua. Un dato che emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese su fonte Istat e che evidenzia un divario sempre più ampio rispetto ad altre regioni italiane, capaci invece di mantenere o rafforzare la propria presenza sui mercati esteri.

Il rallentamento non è uniforme in tutti i settori. Alcuni comparti mostrano segnali di tenuta, come la moda, che registra un lieve incremento dello 0,8% in controtendenza rispetto al dato nazionale negativo, e la meccanica, che cresce del 4,9%. Sul fronte geografico spicca il forte aumento delle esportazioni verso la Germania, con un balzo superiore all’80%, mentre preoccupano le vendite verso la Cina, in caduta di oltre il 58%, uno dei peggiori risultati a livello nazionale.

Secondo Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, la fotografia che emerge è quella di “una delle realtà più penalizzate nella competizione internazionale”. Le piccole imprese, in particolare, faticano a difendere le proprie posizioni all’estero e rischiano di essere escluse dalle dinamiche di crescita globale senza un adeguato supporto.

Per Meloni è indispensabile rilanciare le politiche di internazionalizzazione: “Serve un rinnovato impegno a sostegno dell’internazionalizzazione, con azioni mirate a rafforzare la competitività delle imprese, consolidare i mercati già presidiati e individuare nuove traiettorie di sviluppo. Serve rifinanziare le missioni all’estero e le iniziative innovative per accompagnare sui mercati internazionali l’artigianato e le piccole imprese”.

A pesare è anche il numero ridotto di aziende sarde attive nell’export: secondo gli ultimi dati disponibili, solo 633 imprese dell’Isola esportano stabilmente, pari allo 0,6% del totale, un dato che colloca la Sardegna nelle ultime posizioni in Italia. Per Confartigianato è necessario invertire questa tendenza, puntando su strumenti più accessibili e su figure specializzate come il Digital Temporary Export Manager, ritenuto fondamentale per sostenere le micro e piccole imprese senza appesantirne i costi strutturali.

L’obiettivo, conclude Meloni, è “consentire alle Mpi di camminare sulle proprie gambe, anche al fine di poter approfittare delle occasioni offerte dall’incremento del commercio digitale”.

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