Il Cagliari aggancia la salvezza nella partita più importante della stagione: i rossoblù stendono per 3-0 il Venezia, grazie ai gol di Mina, Piccoli e Deiola.
Il successo è il timbro definitivo su una stagione che rischiava di finire in maniera drammatica. E invece il Cagliari ha giocato lo scontro salvezza con molto cervello e tranquillità, sfidando una squadra (il Venezia) palesemente con l’ansia della prestazione.
Il colpo di testa di Mina ha smontato subito le speranze dei veneti, poi è stato un giocare con calma, senza fretta. I rossoblù hanno capito di avere in mano le proprie sorti e anche quelle degli avversari. Hanno infierito dolcemente, senza strafottenza, trascinati dalla coralità del gruppo più che dai singoli.
La Partita.
Il Venezia prende il pallino del gioco ma con molta confusione. I rossoblù lasciano fare e ripartono, con molta tranquillità. All’11 passano: punizione al bacio di Augello, Mina svetta in area e batte Radu. Il Colombiano è l’assoluto protagonista del primo tempo, con il solito modo di difendere molto fastidioso che manda su tutte le furie la panchina veneta. Al 40’ intanto break di Zortea per Adopo, sul cross c’è uno straordinario Piccoli di testa ma è altrettanto straordinario Radu. Un minuto più tardi la punta rossoblù segna il raddoppio di testa, il guardalinee lo annulla. Il Var però non ravvede problemi: è 2-0. Nel finale Caprile frena Gytkjaer.
Nella ripresa, il Cagliari prova qualche giocata in profondità ma prima Piccoli e poi Luvumbo non riescono a chiudere l’azione. Il tiro di Zortea al 66’ finisce a lato, ma al 70’ c’è l’urlo della Domus. Bella giocata corale che invita Deiola al tiro: il destro a giro è perfetto per il 3-0. Gytkjaer ci prova con un taglio improvviso al 76’, palla a lato. Radu deve allungarsi sul colpo di testa di Mina, mentre Yeboah non impensierisce Caprile.
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