Tre membri dell’equipaggio della nave passeggeri Moby Sharden hanno richiesto di patteggiare la pena in relazione al grave incidente marittimo del 10 agosto 2023, quando il traghetto entrò in collisione con un piccolo peschereccio locale. L’udienza si terrà davanti al GIP del Tribunale di Tempio Pausania, Marcella Pinna, il prossimo 11 dicembre.
Il comandante Luigi Coppola, il secondo ufficiale Mimmo Ceserale e il timoniere Giacomo Mereu sono stati indagati dal procuratore Gregorio Capasso e dal sostituto Mauro Lavra, in collaborazione con la Guardia Costiera. Devono rispondere delle accuse di omicidio colposo, naufragio e violazione del codice della navigazione.
L’incidente si verificò poco dopo le 23:00, a poche miglia dalla costa di Golfo Aranci, in prossimità di Capo Figari. La Sharden, partita dal porto di Olbia alle 22:20 e diretta a Livorno, urtò l’imbarcazione da pesca, la Alemax II.
L’allarme fu lanciato da una passeggera della Moby. All’arrivo della Guardia Costiera fu trovato solo ciò che restava del peschereccio. Il comandante della Alemax II, Mario Langiu, 28 anni, fu tratto in salvo da una barca a vela dopo essere stato sbalzato in acqua.
Purtroppo, a bordo del peschereccio si trovava anche il marinaio senegalese Diome Mandè, 41 anni, che risultò disperso. Il suo corpo fu recuperato solo mesi dopo, il 26 novembre 2023, a 89 metri di profondità, grazie all’intervento del gruppo operativo subacquei del Comsubin e all’utilizzo di mezzi Rov.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it






