Il Verona vince a Cagliari 2-0 con i gol di Barak e Lasagna. E i rossoblù di casa, che erano già nei guai, sprofondano: la gara con l’Hellas era considerata una tappa fondamentale per la rincorsa salvezza.

E invece due gol e tre punti vanno ai gialloblù. Verona a quota 41, virtualmente salvo: d’ora in poi può solo pensare a togliersi altre soddisfazioni. Una vittoria meritata: la squadra di Juric (espulso nel finale per un’espressione blasfema, ma l’allenatore croato si è subito scusato) ha giocato meglio nel primo tempo. E ha raccolto i frutti nella ripresa. Confusa, invece, la reazione del Cagliari: solo un palo di Simeone, peraltro pareggiato dal legno di Salcedo.

La partita del Cagliari del primo tempo è un po’ un mistero : dovrebbe prendere campo e costruire. Ma lascia spazio e iniziativa al Verona. La squadra di Semplici si affida alle palle lunghe su Cerri, schierato a sorpresa al centro dell’attacco, e a Nainggolan. Più corale il gioco di Juric: il Verona palleggia, scambia e corre molto più dei padroni di casa.

Sembra un dominio, ma poi, se si vanno a contare tiri in porta e parate dei portieri, il conto è più o meno in pareggio. Gli ospiti sono pericolosi con una punizione di Veloso e un’incursione di Lasagna. Il Cagliari ha dalla sua un tiro di Joao Pedro deviato in angolo da Silvestri. E un tiro alle stelle di Lykogiannis dopo un assist di Nandez non raccolto da Zappa e Cerri. Nella ripresa Semplici prova a cambiare gioco e modulo: 4-4-2 con gli ingressi di Asamoah, Pereiro e Simeone. Ma al 9′ segna il Verona: nessuno capisce perché ma Barak si trova da solo al limite dell’area. E può mirare, tirare e segnare. Zero a uno.

Subito due occasioni per rimediare con Cerri: il Verona si salva. La storia continua al 20′ con Simeone, appena entrato al posto di Cerri: questa volta è palo. Scontato il finale: Cagliari all’attacco e Verona che gioca di rimessa. Ma a parte un tiro di Marin, nessuno dei due portieri si spaventa troppo.

Nel finale palo di Salcedo quasi a botta sicura, decisiva la deviazione di Cragno. E, all’ultimo minuto, c’è il gol di Lasagna in contropiede: l’attaccante quest’anno aveva già segnato alla Sardegna Arena con la maglia dell’Udinese. Per il Cagliari terza sconfitta consecutiva: ora serve un miracolo.