Circa 12 mila pazienti arrivati spesso in gravissime condizioni per molti dei quali è stato  possibile intervenire riducendo le conseguenze dell’ictus e consentendo loro una ripresa di vita normale. È il bilancio della stroke unit del Brotzu che domani 11 settembre, compie 20 anni e festeggia con un importante riconoscimento. Appartenente alla struttura di Neurologia diretta da Maurizio Melis, l’unità specialistica ha ricevuto per il secondo anno consecutivo il premio Angels Awards Gold da parte di ESO (European Stroke Organization) e dall’organizzazione internazionale Angels, confermandosi così tra i migliori centri a livello internazionale per la cura dell’ictus.

Inaugurata l’11 settembre 2001 al Brotzu di Cagliari, la prima stroke unit in Sardegna negli anni è diventata un punto di riferimento regionale. Attiva 24 ore su 24, con personale medico e infermieristico esclusivamente dedicato alla diagnosi e cura dell’ictus cerebrale, questa unità cura l’ictus, considerato la terza causa di morte in Italia dopo le malattie cardiovascolari e le patologie tumorali.

L’ictus è considerata una patologia tempo-dipendente: la salvezza della persona colpita dipende infatti dalla rapidità con cui vengono riconosciuti i sintomi e dalla tempestività delle cure, farmacologiche e interventistiche, praticate sul paziente.

La cura delle persone colpite da ictus – si legge in una nota – è affidata non solo agli strumenti ad altissima tecnologia ma alla fondamentale collaborazione tra tutti i professionisti sanitari coinvolti. Medici (neurologi, radiologi, neuroradiologi interventisti, neurochirurghi, fisiatri, cardiologi) infermieri e OSS impegnati ogni giorno in un’unica missione: salvare il paziente e restituirgli una vita normale.

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