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Arriva una svolta nella vicenda dei fondi della Santa Sede che ha coinvolto monsignor Angelo Becciu con altre persone, tra cui Fabrizio Tirabassi, dipendente del reparto amministrativo della Segreteria di Stato del Vaticano e collaboratore del cardinale sardo.

Come affermato dagli avvocati Massimo Bassi e Cataldo Intrieri, difensori dello stesso Tirabassi, “il Tribunale Vaticano ha annullato il rinvio a giudizio del nostro assistito e di altri importanti e fondamentali protagonisti della vicenda come il card. Angelo Becciu, i finanzieri Raffaele Mincione e Gianluigi Torzi e di mons. Mauro Carlino. Di fatto il clamoroso processo sulla vendita dell’immobile di Sloane Square è di fatto azzerato e limitato ad ipotesi di reato secondarie”.

Inoltre, come sostengono gli avvocati, il Tribunale ha deciso di respingere anche la richiesta di tenere “riservate” le dichiarazioni di mons. Perlasca ai promotori e ha chiesto notizie agli inquirenti sulla condizione di indagato del prelato in altri processi per poter valutare se citarlo in aula assistito da un avvocato.

“Ricordiamo – continuano i legali – che Perlasca inizialmente indagato e gravemente indiziato per gli stessi reati è stato archiviato senza un formale provvedimento che motivasse tale scelta”. Bassi e Intrieri sostengono inoltre che il rinvio al 17 novembre allo stato “non riguarda gli imputati stralciati, di fatto il processo è ad oggi paralizzato nonostante i tentativi del Tribunale di riportare il procedimento entro i canoni di legittimità e legalità previsti dalle norme internazionali e sino ad oggi gravemente trascurati”.

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