Nei prossimi 20 anni Cagliari sarà “più verde e molto meno grigia. Una capitale del Mediterraneo, attenta alle sfide contemporanee, vivibile per i cittadini e con tanti servizi innovativi per chi verrà a visitarci e, possibilmente, stabilirsi in via permanente. Una città che si caratterizza per il suo ambiente: mare, zone umide, parchi, con una spiaggia urbana di rara bellezza e un patrimonio storico e culturale che intendiamo valorizzare al meglio, capace di generare bellezza e opportunità di lavoro”.

Lo ha annunciato ieri il sindaco Paolo Truzzu, descrivendo la città disegnata dal nuovo Piano Urbanistico preliminare approvato dal Consiglio comunale a distanza di 18 anni dall’ultima volta. Il documento delinea appunto la Cagliari dei prossimi 20 anni.

“È stato un dibattito ricco di idee e di spessore e per questo voglio ringraziare tutti i consiglieri- scrive il primo cittadino – Il concetto più importante è uno. L’ho ripetuto fin dall’inizio del mio mandato: desidero fortemente riconnettere Cagliari al suo mare. Lo faremo con il lungomare che si sviluppa da Giorgino fino a Sant’Elia. Uno spazio di vita collettiva che ha valore sentimentale, culturale e sociale. Sarà una trasformazione complessiva. Riguarderà la riqualificazione delle periferie e del patrimonio edilizio. Oggi, con la popolazione concentrata nelle aree metropolitane, c’è la necessità di maggiori spazi abitativi, anche perché i prezzi delle case sono proibitivi. Pensiamo dunque a incentivare l’edilizia convenzionata per offrire opportunità di vita alle giovani coppie. Un capitolo a parte merita Pirri, con i tanti aspetti che la connotano: parco di Terramaini, via Italia, Monreale e Barracca Manna. Si tratta di sfuggire all’idea di spazio-dormitorio, per costruire un luogo rigenerato e a misura d’uomo. Cagliari città del Mediterraneo non è solo uno slogan: è un sogno a portata di mano. Una città viva e aperta ma solida nei suoi storici valori di riferimento”.

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