Finisce sul nascere la Coppa Italia 2022 della Dinamo. La squadra di coach Bucchi si arrende nella ripresa all’Olimpia Milano, detentrice del trofeo e grande favorita della vigilia.
Qualificatasi per le final eight di Pesaro all’ultimo tuffo, con assenze pesanti e praticamente senza preparazione nelle gambe (i tanti casi Covid tra i biancoblu hanno costretto coach Bucchi a raffazzonare la preparazione), Sassari ha tenuto testa finché ha potuto ai più quotati avversari.
Quella che era stata l’ultima atto di Coppa in due recenti edizioni (2015 e 2017), si è rivelata a questo giro un quarto di finale impari: l’equilibrio ha retto fino al terzo periodo, quando la capolista del campionato ha prodotto l’allungo decisivo fino al l’88-66 finale. Niente da recriminare per l’ex squadra di Pozzecco, ora assistant coach di Messina proprio a Milano: ha messo sul parquet la leggerezza di chi aveva poco da perdere, battendosi finché la condizione l’ha sorretta, ed uscendo comunque a testa alta dal torneo.
“E’ mancata l’erenrgia necessaria, di più non potevamo fare”, è l’analisi di Bucchi che va oltre l’eliminazione e guarda al finale di una stagione tormentata: “Avevamo trovato una quadra e un livello che ora dobbiamo ricreare. Basta una settimana così e perdi tutta l’intensità che avevi prima, dobbiamo ritornare in palestra a sudare, è lì che si ritrova la condizione”.

Marco Rosignoli

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