Nonostante i divieti di posteggio impartiti al personale dell’ospedale Santissima Trinità, alcuni dipendenti continuano a parcheggiare le proprie macchine nei comodi spazi lasciati liberi da tutti gli altri lavoratori. La denuncia arriva dalla FIALS (Federazione Italiana Lavoratori sanità) che denuncia “situazioni di privilegio riservate a poche persone che  si sentono particolarmente protette per l’appartenenza sindacale, divenuta  elemento di concessione”.

La guerra dei parcheggi del Santissima Trinità è iniziata nel maggio 2021, a seguito della disposizione impartita dal Direttore del POU, che ha interdetto i parcheggi interni ai dipendenti dell’ospedale, obbligandoli ad arrivare almeno 40/45 minuti prima dell’orario di servizio per poter trovare un parcheggio al di fuori del nosocomio Cagliaritano.

“Più volte la scrivente Organizzazione Sindacale ha dato voce alle numerose segnalazioni verbali ricevute dai dipendenti del SS Trinità che lamentavano i danni subiti ai loro mezzi da quando gli stessi vengono lasciati parcheggiati nelle vie del popoloso quartiere di Is Mirrionis, non sempre sicure da percorrere in tarda serata, al termine del turno serale – denuncia Giampaolo Cugliara, segretario della Fials Cagliari -.  Le nostre segnalazioni hanno al momento ottenuto soltanto la concessione del parcheggio in deroga ai soli dipendenti con limitazioni fisiche riconosciute ed ai turnisti durante l’orario di lavoro notturno.

“Allora la domanda è d’obbligo – si chiede Cugliara -: Siamo di fronte a due dipendenti della Direzione Sanitaria con accertate limitazioni fisiche? Ebbene sembrerebbe proprio di no. Le due macchine parcheggiate all’interno del presidio nello spazio antistante l’ingresso alla Direzione Sanitaria apparterrebbero – denuncia il sindacalista facendo indirettamente nomi e cognomi – una alla Coordinatrice Infermieristica della Direzione Sanitaria e l’altra ad un dirigente sindacale candidato alle prossime elezioni RSU e non sicuramente nella FIALS (Federazione Italiana Lavoratori sanità) ai cui Dirigenti si tenta di impedire, spesso, anche l’ingresso a piedi, purtroppo tutelare i lavoratori non è più di moda e noi della FIALS non vogliamo adeguarci. Lecito domandare ai vertici della ASL 8  se la disposizione di divieto del parcheggio all’interno dell’Ospedale è da intendersi come lo hanno inteso i due dipendenti della Direzione Sanitaria; se l’interpretazione che i due dipendenti hanno dato è corretta allora è opportuno consentire a tutti i lavoratori l’ingresso ed il parcheggio interno durante l’orario diurno del proprio servizio, evitando le situazioni di palese privilegio a cui oggi si assiste, privilegio riservato a poche persone che evidentemente si sentono particolarmente protette per, immaginiamo,  l’appartenenza sindacale, divenuta  elemento di concessione. A questo punto non ci rimane che chiedere al Direttore Generale un intervento in linea con il suo dichiarato pensiero di filosofia lavorativa, in cui i lavoratori sono una risorsa da custodire e motivare, in un sistema di equità e non discriminatorio, auspicando che ai furbetti della Direzione Sanitaria siano richieste doverose spiegazioni e prese, nei loro confronti, i dovuti provvedimenti”.

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