Due uomini incappucciati e armati lo hanno aggredito alle spalle, lo hanno legato e hanno minacciato di dargli fuoco. Luigi Morittu, 67 anni, ex sindaco di Silanus, vittima ieri di un brutale pestaggio all’arrivo nella sua azienda agricola, dice all’Ansa: “Ho avuto paura di morire”.

“Mi sento come un pugile suonato – confessa all’agenzia di stampa – ho qualche costola rotta e escoriazioni ovunque, ma questa è l’ultima cosa che mi preoccupa. Voglio capire cosa è successo perché sono stato aggredito senza aver mai fatto male a nessuno: calci, e pugni, poi mi hanno legato al cancello, cosparso di benzina e minacciato di darmi fuoco. Quando sono riuscito a liberarmi e a raggiungere un ovile vicino ho capito che ero salvo”. Da quasi 30 ore Luigi Morittu si fa questa domanda: perché?. “Le ho pensate tutte ma ancora non mi capacito – spiega – forse sono arrivato davanti al cancello della mia azienda, dove sono stato aggredito, nel momento meno opportuno, forse ho disturbato quacosa che stavano portando a termine. Oppure volevano semplicemente portare via il mio suv e quando hanno capito che era dotato di Gps e di un cellulare collegato al bluetooth, l’hanno abbandonato nel primo parcheggio utile per non essere inseguiti dalle forze dell’ordine”.

Le forze dell’ordine puntano a una rapida identificazione degli aggressori – due uomini incappucciati di cui uno armato di pistola – per evitare il pericolo di fuga o l’inquinamento delle prove. Sotto choc la comunità di Silanus in cui da ieri sera si succedono le voci di una possibile pista: gli aggressori avrebbero parlato con un marcato accento dell’est Europa e sul sedile del suv di Morittu, utilizzato dai malviventi per la fuga, avrebbero dimenticato un cellulare.

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it