Aveva rintracciato sul web una Land Rover praticamente nuova, che sul normale mercato sarebbe costata oltre 50 mila euro, che veniva venduta per soli 31 mila. Così, con grande entusiasmo si era attivato per cogliere l’imperdibile occasione. Dopo aver contattato il venditore sull’utenza telefonica da questi indicata e dopo aver avuto rassicurazioni sull’anno di immatricolazione, sui km percorsi e sullo stato generale del mezzo, aveva aderito alla richiesta di versare attraverso due bonifici la cifra complessivamente richiesta (31.000 euro) che perveniva in breve sul conto dell’autore dell’inserzione.

Naturalmente il mezzo non è mai pervenuto in Sardegna, neppure per fotografia. Perciò, avendo capito di essere stato truffato, un 54enne imprenditore cagliaritano si è rivolto ai carabinieri della Stazione di Cagliari Sant’Avendrace. Questi, seguendo il flusso del denaro con la collaborazione degli istituti bancari interessati e individuando il materiale utilizzatore dell’utenza telefonica contattata dalla vittima, sono pervenuti all’identificazione dell’autore della truffa: un 72enne romano, molto noto per analoghe imprese.

“Benché sia molto probabile una condanna dell’uomo – si legge in una nota dei Carabinieri – è però difficile che la parte lesa possa recuperare il maltolto, seppure in parte. È noto che i truffatori professionisti si mettono sempre nelle condizioni di non poter essere pignorati, di non possedere apparentemente nulla, celando abilmente il frutto delle loro malefatte”.

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