Si è presentato ieri in Aula d’assise, al Tribunale di Sassari, per rispondere all’accusa di violenza sessuale su una minorenne.

Da quanto è emerso, sarebbero sei gli episodi in cui un maestro di ballo avrebbe costretto una ragazza, che all’epoca dei fatti aveva 14 anni, ad avere rapporti intimi contro la sua volontà.

Gli episodi sarebbero avvenuti tra il 2015 e il 2016, ma la denuncia venne fatta nel 2019.

L’uomo, difeso dall’avvocato Elias Vacca, che l’assiste insieme al legale Nicola Satta, ha ammesso di aver inviato alla ragazza dei messaggi inopportuni ma con finalità solo scherzose così come faceva con altre donne. Lo stesso, però, ha negato tutte le accuse sulle violenze sessuali che, secondo le imputazioni, sarebbero avvenute in due abitazioni e anche in macchina. Respinta anche quella di un possibile flirt con la minorenne.

Durante l’udienza, però, gli è stata contestata la registrazione che un conoscente della giovane aveva fatto nel corso di un incontro tra i due e in cui l’imputato sarebbe stato minacciato, così ha riferito, con una bottiglia rotta. Come ricordato sia dalla presidente del collegio Monia Adami, a latere Valentina Nuvoli e Paolo Bulla, sia l’avvocata di parte civile Gavinuccia Arca.

L’uomo, poi, avrebbe ammesso alcune circostanze.

Il pm che segue il caso è Angelo Beccu e la prossima udienza si terrà ad aprile con l’audizione dei testimoni a difesa.

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