Antonio Fadda, responsabile del settore tecnico del Comune di Sestu, è stato rilasciato dal carcere e posto agli arresti domiciliari, accusato di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità. Lunedì era stato arrestato dai carabinieri nel centro commerciale Corte del Sole, dopo aver ricevuto una tangente di 3.000 euro.
Questa mattina, l’ingegnere è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari Manuela Anzani per la convalida dell’arresto, accompagnato dai suoi avvocati difensori Pier Andrea Setzu e Maurizio Balloi. Il pubblico ministero Nicola Giua Marassi aveva richiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice ha ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari, considerando che il tecnico è stato immediatamente sospeso dal lavoro.
L’indagine dei carabinieri del comando provinciale, coordinati da Nicola Pilia, è iniziata a seguito della denuncia dei responsabili di Italgas. Uno dei funzionari ha riferito ai militari che, per accelerare la pratica per la realizzazione del primo impianto nazionale di produzione di idrogeno tramite energia fotovoltaica a Sestu, Fadda avrebbe richiesto 6.000 euro, da versare in due rate. Il responsabile dell’urbanistica del Comune di Sestu è stato quindi arrestato dopo aver incassato i primi 3.000 euro, preventivamente contrassegnati dagli inquirenti.
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