È scontro aperto in Consiglio regionale sull’assestamento di Bilancio da circa 800 milioni di euro. Le opposizioni hanno presentato oltre 4.000 emendamenti entro la scadenza fissata alle ore 20 di ieri, aprendo di fatto una fase di guerriglia istituzionale che rischia di far slittare i tempi dell’approvazione. Gli uffici del Consiglio sono ora chiamati a un lavoro titanico di analisi, con la commissione Bilancio convocata alle 19 di oggi per avviare la scrematura degli emendamenti.
Il presidente dell’Assemblea, Piero Comandini, ha confermato che i lavori dell’Aula riprenderanno solo dopo il nuovo passaggio in commissione. Non si esclude dunque una maratona notturna per portare comunque il testo all’approvazione entro venerdì, come da obiettivo della maggioranza. Tuttavia, il clima si fa sempre più teso, soprattutto dopo il passo indietro sulla leggina bipartisan che avrebbe dovuto assicurare fondi urgenti per le aziende colpite dalla dermatite bovina.
Il centrodestra attacca duramente il Campo largo. “Per quanto mi riguarda si è rotto il rapporto tra maggioranza e opposizione”, ha tuonato Franco Mula di Fratelli d’Italia. “Non ci siamo mai sognati, nella scorsa legislatura, di trattare con spregio chi era all’opposizione. Oggi siamo davanti a un’arroganza inaccettabile”.
Un altro affondo arriva da Gianni Chessa di Forza Italia: “Siete ostaggio di una presidente prepotente che non conosce la Sardegna. Per fortuna a febbraio si torna alle urne”. Stefano Tunis di Sardegna al Centro 20venti rincara la dose: “Quando non si è attendibili, si finisce per rompere i patti sociali, a partire da quelli di livello più istituzionale. Basta leggere cosa ha detto la Cgil sulla sanità: la parola della presidente vale quanto un biglietto da due euro”.
Il naufragio del mini-provvedimento per l’emergenza negli allevamenti resta comunque il vero casus belli. “I tempi per gli aiuti agli allevatori si allungheranno, ma la responsabilità non è nostra”, spiega Antonio Solinas del Pd, presidente della commissione Attività produttive. Ma Piero Maieli di Forza Italia replica: “Avevamo previsto 30 milioni di euro in una proposta bipartisan. Invece ci siamo trovati davanti all’ennesimo pasticcio del centrosinistra, che è evidentemente in campagna elettorale”.
“Noi vi chiederemo i dieci giorni per la relazione di minoranza” ha ribadito Paolo Truzzu (FdI) in Aula. “Li chiediamo, non perché non vogliamo sostenere il comparto zootecnico e dare una risposta agli allevatori, ma proprio per tutelarli. Se passa la legge della giunta che avete approvato in commissione, gli allevatori ne avranno solo danni e non benefici”.
Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it
