Prosegue la dura mobilitazione presso lo stabilimento Eurallumina di Portovesme: i quattro operai, che lunedì 17 hanno iniziato a barricarsi su un silo a 40 metri d’altezza, hanno affrontato la decima notte consecutiva di protesta, sfidando vento e temperature rigide. L’azione è volta a richiamare l’attenzione sulla crisi dell’impianto nel Sulcis Iglesiente, che, essendo di proprietà del gruppo russo Rusal, è stato colpito dalle sanzioni imposte dallo Stato italiano a seguito del conflitto tra Russia e Ucraina. La società russa ha peraltro comunicato di recente l’intenzione di bloccare i finanziamenti.
Enrico Pulisci, uno dei lavoratori in sciopero, ha affidato all’Ansa un accorato appello in vista della visita della Ministra del Lavoro, attesa domani pomeriggio:
“Rivolgiamo un appello alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone che domani pomeriggio verrà a trovarci. Auspichiamo che lei, come membro autorevole del governo, possa portare notizie liete che vadano a spostare tutto quanto detto da Urso e Giorgetti nell’atto di convocazione, nel colloquio avuto con la presidente della Regione Todde da parte del ministro del Mef in vista del tavolo del 10 dicembre. Questo bandolo deve essere sciolto, dobbiamo sbloccare i fondi o la revoca definitiva delle sanzioni. Dalla ministra ci aspettiamo notizie importanti per avere una speranza per noi, i lavoratori e tutto il territorio”.
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