Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato all’unanimità la proroga di un anno della norma che consente ai medici in pensione di operare negli Ascot e nei servizi di continuità assistenziale, fornendo loro i necessari ricettari per svolgere pienamente l’attività.
La decisione, votata giovedì 27 novembre, risponde alla necessità di fronteggiare la persistente carenza di personale nella medicina territoriale. “Il provvedimento ha lo scopo di far fronte alla perdurante carenza di medici nell’assistenza primaria e nella continuità assistenziale” spiega il primo firmatario Peppino Canu, del gruppo di Sinistra Futura. “Cerchiamo, in tal modo, di garantire livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale”.
La misura rimarrà in vigore fino all’assegnazione delle sedi vacanti di assistenza primaria e continuità assistenziale, e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. “Dobbiamo garantire ai cittadini e alle cittadine sarde la qualità e la stabilità del servizio ogniqualvolta si trovi in condizioni di bisogno. Rispondiamo concretamente a una necessità attuale” conclude Canu.
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