Un murale in Spagna lungo il Cammino di Santiago PH Alessandro Zorco

La Sardegna entrerà a far parte ufficialmente del Cammino di Santiago. Più precisamente sarà una parte del cosiddetto “Camino Maltés” che, partendo da Malta, arriverà a Santiago di Compostela. Il percorso includerà anche la Sicilia e appunto la Sardegna e poi dall’isola si sposterà in Spagna, via Barcellona fino a Santiago de Compostela.

Il “Camino Maltés” – che complessivamente dovrebbe coprire ben 3.600 chilometri – è stato annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Cultura maltese Owen Bonnici e dal ministro degli Esteri Ian Borg durante una sessione di informazione pubblica.

L’agenzia culturale nazionale Heritage Malta ha lavorato per pianificare la rotta maltese mentre l’Ambasciata maltese in Spagna ha coordinato il piano con l’Ong spagnola Xircammini.

Resta da capire come sarà organizzata la porzione sarda del percorso e se utilizzerà parte dei cammini già esistenti su cui la Regione Sardegna sta lavorando da qualche anno. E’ sicuro però che l’inserimento dell’isola in un tracciato ufficiale del Cammino di Santiago, il pellegrinaggio spirituale più famoso del mondo, potrebbe essere un’ottima opportunità per un’isola che da tempo sta promuovendo con forza il turismo lento e sostenibile.

La tradizione del  Cammino di Santiago risale al IX o X secolo. E’ stato Papa Alessandro VI, nel 1492, a dichiararlo uno dei “tre grandi pellegrinaggi della cristianità”. Come è noto il Cammino, che ha varianti in tutta Europa, ha come meta finale la cattedrale di Santiago di Compostela in Galizia, nella Spagna nordoccidentale, eretta in omaggio a San Giacomo il Maggiore. Lì, secondo la tradizione, si trova la tomba dell’apostolo. I vari itinerari europei, ai quali si aggiungerà quello maltese, vengono percorsi ogni anno da centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

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