Dopo aver affrontato i problemi legati ai casi di botulismo durante l’estate, il territorio di Cagliari è ora alle prese con un’emergenza Salmonella.
Controlli sanitari effettuati dalla ASL hanno individuato almeno tre nuovi casi di infezione nelle ultime due settimane. Secondo le ricostruzioni, un primo paziente avrebbe contratto la salmonellosi dopo aver consumato pollo poco cotto in un locale pubblico. Successivamente, altri tre individui avrebbero manifestato i sintomi dopo aver mangiato delle tartine contenenti salse.
Questi episodi seguono altri due casi confermati nei giorni precedenti, quando due pazienti si erano recati in ospedale presentando sintomi che il personale medico aveva subito ricondotto alla salmonella. Per fare chiarezza sulla questione abbiamo parlato con Graziano Depau, direttore del Sisp della Asl 8 di Cagliari e la dottoressa Milena Lai, esperta di malattie infettive.
Negli ultimi giorni è scoppiato “l’allarme” salmonella a Cagliari, cosa sta realmente accadendo?
“Non sta succedendo nulla di particolare, semplicemente nelle tre settimane sono stati segnalati cinque casi di salmonella (si tratta di una tossinfezione alimentare) di cui, al servizio di Igiene Pubblica, da gennaio 2025 a oggi sono arrivati in totale 18 casi. I numeri non si discostano dai casi dei precedenti anni per cui da parte del nostro servizio non c’è nessun allarme”.
Questo fenomeno, per l’opinione pubblica, si collega facilmente all’emergenza botulino di pochi mesi fa, quali sono le differenze tra le due situazioni?
“Sì, c’è un’analogia perché si tratta in entrambi i casi di due malattie infettive che sono trasmesse dall’assunzione di alimenti contaminati. La differenza è per quanto riguarda la gravità poiché il botulismo dà un quadro molto più grave, perché si tratta di neuro tossina, invece per quanto riguarda la salmonella si tratta di una malattia infettiva con un quadro clinico prettamente gastroenterologico”.
Come si possono riconoscere i sintomi della salmonella?
“La salmonellosi si presenta con un quadro clinico caratterizzato da nausea, vomito, diarrea associata anche a febbre. Il rialzo febbrile può raggiungere anche 38, 39 °C”.
Quali sono le precauzioni da adottare per evitare il contagio da salmonella?
“Il Siso della Asl 8 raccomanda una maggiore attenzione sulla conservazione e manipolazione dei cibi (in particolar modo uova crude, latte crudo, carne e derivati, salse, preparati per dolci, gelati artigianali e commerciali) oltre che un accurato lavaggio di frutta e verdura prima della consumazione”.
In questo momento, come viene gestita e affrontata la situazione da parte della Asl?
“Il Sisp sta effettuando le inchieste epidemiologiche una volta ricevute le segnalazioni con il relativo tracciamento dei contatti e i provvedimenti di sanità pubblica dovuti”.
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