Foto di repertorio

Mercoledì 23 giugno, i lavoratori di Forestas, anziché lottare in prima linea contro il fuoco, scenderanno in piazza. Il primo sindacato dell’Agenzia – il Sadirs – ha infatti indetto due sit-in che si terranno dalle 10 a Cagliari in via Roma (sotto il pilotis del Consiglio regionale) e un altro in via Lo Frasso (sotto la Corte dei Conti) per sollecitare soluzioni “che si attendono ormai da cinque anni”, lamentano gli operatori Forestas.

Una vertenza che lavoratori e sindacato definiscono “infinita, una piaga indelebile. Così nonostante le tante giornate estive a rischio incendio, gli oltre 2000 addetti antincendio Forestas dovranno combattere contro il fuoco amico di un sistema sindacale e di un contratto che l’Agenzia è costretta (da anni) ad applicargli, nonostante sia fuori legge e inapplicabile per l’annoso contrasto tra le regole del pubblico e un contratto privato”, spiega nella nota il Sadirs.

“In extremis, l’anno scorso il Consiglio regionale aveva salvato la campagna antincendi con una leggina provvisoria e illegittima, impugnata dal governo”, prosegue la sigla. “La più grande agenzia regionale è dunque, ancora, al collasso: i suoi operatori restano ora bloccati dall’incredibile posizione assunta dalla Corte dei Conti che poche settimane fa ha bloccato un accordo faticosamente arrivato ad aprile 2021 dopo oltre due anni di trattative e dopo ormai cinque anni di vertenza: e quest’anno l’Agenzia dovrà gestire i suoi 5000 dipendenti ancora senza un contratto, e sarà costretta a ridurre dell’85% lo schieramento utilizzabile per tutta la difficile campagna antincendio di questa caldissima estate”.

In questo modo, denunciano, “oltre mille operai specializzati e centinaia di mezzi di Forestas restano al palo per l’impossibilità di operare nel rispetto delle leggi, ancora con il solito contratto inapplicabile dal 2001 (il CCNL delle cooperative forestali) invece del contratto regionale”.

E così il primo sindacato dell’Agenzia torna sul piede di guerra, contro “questa telenovela sindacale e burocratica che procede indisturbata da anni, tra interessi di parte e pasticci burocratici mentre il ‘paziente Forestas’ è in coma profondo e là fuori gli incendi bruciano l’Isola”.

Solo una nuova soluzione legislativa, dichiara il sindacato, “potrà porre fine all’incredibile catena di errori e interferenze indebite che stanno trasformando in cenere ogni tentativo di mettere i lavoratori dell’Agenzia regionale nelle condizioni di fare ciò che la Sardegna chiede loro”, conclude.

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