Una delegazione del Comitato Rumore no Grazie ha incontrato il prefetto di Cagliari dott. Gianfranco Tomao.
La delegazione ha illustrato al prefetto il “dramma dell’inquinamento acustico ambientale (tema prioritario dell’incontro) e le sue gravi conseguenze sulla salute e la vita delle persone e sull’ambiente. Le cause scatenanti dell’inquinamento acustico sono note da tempo, ha ricordato la delegazione, grazie soprattutto al Prefetto Alessio Giuffrida che nel 2013 e nel 2014 richiese che fossero fatti accertamenti per operare una seria verifica sulle denunce dei residenti e sui rischi sulle persone”.

“I risultati probanti – spiega il Comitato – non lasciarono ombra di dubbi. Scrisse l’Arpas in proposito:

1- ‘il superamento dei limiti è talmente rilevante che supera ampiamente il valore di attenzione che è il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente … risulta necessaria l’adozione di uno specifico ed apposito piano di risanamento’ (Rilevamenti ARPAS, Stampace, 2013)

2- ‘valori rilevati giustificano le segnalazioni di disturbo da parte dei cittadini e peraltro evidenziano la presenza di un potenziale rischio per la salute umana e per l’ambiente…risulta necessaria l’adozione di uno specifico Piano di Risanamento Acustico’ (Rilevamenti, Marina, ARPAS 2014)”.

“Quei rilevamenti – prosegue la nota – confermati tutti gli anni, hanno acclarato lo stato di ‘criticità acustica’ e di ‘emergenza sanitaria’ da parte della Regione. Ma a tutt’oggi non solo non sono state elaborate soluzioni ma sono state aggravate le condizioni di vita dei residenti piastrellando ogni strada e ogni piazza di tavoli e sedie in assoluta violazione di legge. A tutt’oggi. La delegazione ha presentato al Prefetto il quadro di inadempienze e le gravi responsabilità del Comune che sono poi alla base del disastro ambientale denunciato:
– mancata applicazione del Piano Acustico Comunale, messo in bara il giorno stesso della sua nascita. Se il ‘Piano’ fosse correttamente applicato non ci sarebbe inquinamento acustico
– mancata adozione del Piano di Risanamento Acustico, obbligatorio per legge e prova incontestabile dell’inquinamento acustico urbano
– mancato esercizio del potere ordinatorio da parte del Sindaco con la conseguente rinuncia alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente
– mancata applicazione della Sentenza del TAR di condanna del Comune di Cagliari per disastro ambientale da rumore (certificati nel centro storico livelli di rumore notturno non ammessi neppure nelle aree industriali di giorno)”.

All’incontro ha partecipato anche una delegazione del Comitato “Apriamo le finestre alla Marina” che ha denunciato in particolare la “crescita abnorme di pubblici esercizi nel quartiere, l’occupazione smisurata di suolo pubblico per mescita e ristorazione, l’antropomorfismo conseguente che rende insicure e invivibili le piazze e le strade”.

“Il confronto – concludono – è stato franco, ampio e approfondito: il Prefetto ha voluto conoscere con precisione le origini del fenomeno, le cause e le possibili soluzioni che sono state ampiamente illustrate dalle delegazioni. Il Prefetto ha messo a disposizione le sue funzioni di mediazione per un incontro col Sindaco di Cagliari, iniziativa che è stata accettata e gradita: soprattutto dal Comitato Rumore no Grazie che da due anni chiede invano a Sindaco e Assessori un confronto costruttivo sempre declinato sino ad oggi. Il Comitato Rumore no Grazie attende, senza illusioni, un confronto che abbia prima di tutto al centro la tutela del diritto alla salute, diritto primario su ogni altro diritto come stabilito dall’art. 32 della Costituzione”.

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