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In vista delle prossime elezioni Comunali, il Partito democratico di Carbonia ribadisce “la sua ferma volontà di lavorare per costruire un’alleanza con tutte le forze progressiste, socialiste, democratiche afferenti al centrosinistra in comune accordo con le forze politiche di ispirazione cattolica e liberale cosiddette di ‘centro’ e le liste civiche sulla base di un progetto di alto profilo per il rilancio della città“.

La ferma posizione del Pd arriva subito dopo un ultimatum lanciato da Art.1 di Carbonia. “Vogliamo dire che è del tutto fuori luogo, nel contesto dato, che il l segretario di Art.1 lanci ultimatum al PD con scadenze a ore“, scrivono i dem in un comunicato stampa. “Solitamente si agisce così quando sono già state programmate rotture a tavolino. Vogliamo sperare, tuttavia, di essere smentiti dai fatti. In ogni caso noi continuiamo a discutere e a ricercare ostinatamente l’unità non intimando e non accettando ultimatum”.

Per il Partito democratico, gli schieramenti politici a Carbonia “sono nettamente definiti. Avremo una concentrazione delle forze della destra con un candidato/a sindaco verosimilmente espresso dalla Lega. Dentro la destra, anche a Carbonia, è da attendersi un peso rilevante di Fratelli d’Italia. Vi parteciperà Forza Italia e certamente il Presidente della Regione, segretario e titolare del simbolo del PSd’Az”.

Sui Cinquestelle, “saranno in campo” poiché, “per quanto reduci da una deludente esperienza amministrativa, conservano una loro forza. Un terzo campo è alternativo a questi due: può ottenere un consenso sufficiente per guidare l’amministrazione della città se non si divide. Bisogna essere chiari: chi lavora per la divisione lavora oggettivamente per la vittoria della destra sovranista a Carbonia“, incalzano i dem.

In fatto di coerenza – precisano nella nota – il PD di Carbonia non deve dimostrare alcunché in particolare ad Art.1. I fatti sono più testardi delle illazioni e delle accuse pretestuose. È un fatto che il PD per la sua scelta di unità proprio con Art.1 ha pagato un prezzo elevato con la rottura dolorosa e l’abbondono di numerosi militanti di lunga data. Noi continuiamo a rivolgere a questi amici e compagni un invito ad assumere un atteggiamento unitario, anche nella distinzione delle liste, per non favorire la vittoria della destra. È sorprendente che il segretario di Art.1 semplicemente taccia ai propri militanti questi dati di primaria rilevanza politica, attacchi il PD, non consideri il rischio alto della vittoria della destra a Carbonia e, a proposito di coerenza, non veda le alleanze che il suo partito ha fatto nel territorio, da ultimo a San Giovanni Suergiu”.

Insomma, prosegue il comunicato, “il perimetro della coalizione è stato fissato di comune accordo. La sua composizione, lo ripetiamo, decisa di comune accordo è forte della presenza dei partiti politici PD, ART.1, Partito Socialista e della lista espressione di un autentico civismo Frazioni e Quartieri per Carbonia Coraggiosa con un alleato di Centro l’UDC e altre possibili liste civiche coerenti. Ribadiamo che l’accordo comune sarà necessario per eventuali differenti decisioni. La critica al sardo leghismo è nostra. Pensiamo che il PSd’Az abbia fatto un grave errore politico e una scelta in contrasto con la sua storia, nel decidere di allearsi con la Lega. Noi auspichiamo che dentro il PSd’Az si apra un dibattito critico su questo decisivo punto, che ci sia una riscoperta della sua anima sociale che in passato ha prodotto alleanze importanti con la sinistra in Sardegna e anche nel Sulcis Iglesiente e auspichiamo che molte persone che hanno sostenuto quel partito si rifiutino di assecondare una linea di destra a Carbonia”.

Per quanto riguarda il candidato, “il Pd ha proposto, e in nessun momento ha preteso di imporre, la candidatura di Pietro Morittu. Questa candidatura non è stata imposta neanche all’interno del PD che ha deciso in modo unitario, non esclusivamente ma anche sulla base dell’esito di un sondaggio sul gradimento della città, svolto da una primaria società specializzata. È appena il caso di ricordare che il PD aveva due persone proposte alla candidatura. In modo del tutto trasparente e leale uno dei due candidati ha contribuito alla decisione unitaria”.

In conclusione, scrive il Partito democratico, “è doveroso costruire unità. La coalizione può mettere in campo energie ed esperienze che ci permettano di cogliere per la città le tante opportunità di sviluppo che ci si presenteranno in questi anni con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con il Fondo per la Transizione Giusta. È il tempo della responsabilità. Continueremo ad anteporre l’obiettivo di costruire unità alla rivendicazione di parte. Perciò incontriamoci, come abbiamo proposto all’intera coalizione, per dare conclusivamente alla città un progetto all’altezza dei gravi problemi che attraversa”.

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