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Nuove e ulteriori risorse per i centri anti-violenza, potenziamento dei servizi sul territorio, certezza nel sistema di protezione per le vittime, campagne di sensibilizzazione mirate. Le chiedono i Progressisti in Consiglio regionale dopo il femminicidio verificatosi ieri pomeriggio a Quartucciu e quello tentato a Sennori.

“Sul contrasto alla violenza nei confronti delle donne non devono esistere distinzioni – sottolinea Laura Caddeo – serve l’impegno di tutti. Il femminicidio tentato a Sennori e quello verificatosi a Quartucciu, che si aggiungono a quelli che in tutta Italia si susseguono con una frequenza devastante, sono fatti che devono essere un monito per chi può agire in modo concreto: non sono inevitabili, servono azioni decise tanto di contrasto quanto di prevenzione”.

“Come ci segnalano le consigliere della commissione Pari Opportunità, solo nella settimana di Ferragosto  un centro anti-violenza del nord Sardegna ha accolto 18 donne, durante il periodo di lockdown sono aumentati in maniera esponenziale i casi denunciati: in Consiglio regionale è in corso la discussione sulla legge Omnibus, si possono inserire lì risorse importanti. Fondamentale poi il coinvolgimento costante di chi opera sul territorio, importante anche per la sensibilizzazione nei confronti dei più giovani, in prospettiva. Su un tema come questo non dovrebbe neanche esserci discussione, siamo certi che tutti i gruppi in Consiglio regionale saranno d’accordo”.

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