Un corteo contro la violenza nel segno di Slobodanka Metusev, la donna serba di 48 anni uccisa dal compagno a Capoterra lo scorso 6 novembre dopo una lite.

Nella giornata che ricorda la battaglia contro la violenza sulle donne e a poco più di due settimane da quel femminicidio, la cittadina si è colorata di rosso scendendo in piazza con una “Marcia per le donne”.

Una manifestazione molto partecipata che ha coinvolto studenti di ogni ordine e grado, la Giunta, esponenti di maggioranza e opposizione, associazioni culturali e sociali, le parrocchie, educatori, genitori, cittadine e cittadini, il mondo dello sport: già nei giorni scorsi le squadre erano scese in campo con un segno rosso sotto lo zigomo.

Il leit motiv della marcia, partita dal piazzale del comune, suona come un monito per tutti: “Non è normale che sia normale”. Scandito a più riprese durante il corteo, è arrivato fino a Piazza Liori. Qui sono stati esposti, appesi ai fili con le mollette colorate, i cartelloni realizzati dagli studenti, uno per ogni classe: la loro impronta in rosso e la frase simbolo della marcia.

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