Una manovra di “guerra” condotta al computer, parte della recente esercitazione militare Joint Stars, ha messo in luce alcune criticità nei sistemi di difesa aerea occidentali. Due settimane fa, una simulazione di attacco complesso ha visto la Sardegna, e in particolare la città di Cagliari, come bersaglio di una minaccia multi-livello che ha replicato le tattiche viste nel conflitto ucraino.
Lo scenario prevedeva un’offensiva sferrata con un’escalation di mezzi: inizialmente droni, seguiti da missili balistici e infine missili cruise, come riporta Repubblica. Per contrastare questa minaccia, sono stati impiegati virtualmente sistemi di difesa aerea europei di punta, inclusi il cacciatorpediniere Doria e una batteria terra-aria Samp-T.
Nonostante l’intervento di queste avanzate tecnologie, la simulazione ha rivelato una falla: almeno sei missili balistici sono riusciti a superare le barriere difensive virtuali, colpendo il capoluogo sardo. Il risultato di questa esercitazione è servito a evidenziare i limiti attuali degli “scudi” aerei italiani ed europei di fronte a un attacco così sofisticato e combinato. I dati raccolti sono ora cruciali per analizzare le vulnerabilità e pianificare gli eventuali potenziamenti necessari per la sicurezza dei cieli.
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