Notizie Cagliari Cagliari, estate di blackout e interruzioni dell’acqua: “Gravi danni economici”

Cagliari, estate di blackout e interruzioni dell’acqua: “Gravi danni economici”

Ieri in piazza Yenne sono stati registrati continui blackout e interruzioni dell'acqua e la Fipe Confcommercio denuncia: "Incredibile che al 21 di agosto, in una città a vocazione turistica, non ci sia una pianificazione adeguata"

Crediti foto: Ansa

Da San Benedetto a Piazza Yenne, passando per via Garibaldi, e persino al Poetto: durante questa estate a Cagliari quasi a rotazione si sono susseguiti blackout, in qualche caso interruzioni dell’erogazione dell’acqua che hanno inevitabilmente colpito locali e abitazioni private.

Il 30 giugno scorso l’intera piazza Garibaldi era stata colpita da un blackout serale improvviso; il 5 agosto erano stati il quartiere del Sole e il Poetto invece a rimanere non senza corrente ma senz’acqua, a causa della rottura della condotta in via dei Salinieri.

Oggi per la seconda volta a subire delle limitazioni dell’uso dell’elettricità è stato il quartiere di San Benedetto per via di alcuni lavori programmati che hanno lasciato senza corrente l’area per l’intera mattinata.

Ieri, 21 agosto, invece grossi problemi sono stati riscontrati in piazza Yenne, dove per l’intera giornata abitanti e commercianti hanno dovuto fare i conti con continui blackout e interruzioni dell’erogazione dell’acqua, senza che venissero preventivamente avvisati.

Per questo motivo è partita una denuncia da parte della Fipe Confcommercio di Cagliari: “La piazza, uno dei principali poli del centro storico cittadino, è rimasta praticamente deserta: l’impossibilità di garantire un servizio adeguato ha costretto molte attività a ridurre o sospendere l’apertura, causando un grave danno economico e d’immagine”,

La Fipe poi, come del resto i residenti, si chiede il perché questi interventi siano stati svolti d’estate, in un periodo in cui si conta in genere una massiccia presenza di turisti: “È incredibile che al 21 di agosto, in una città a vocazione turistica, non ci sia una pianificazione adeguata dei servizi essenziali“.

“Gli imprevisti possono capitare, ma quando iniziano a essere così frequenti, è lecito chiedersi se davvero qualcosa sia stato pianificato – dichiara Emanuele Frongia, presidente di Fipe Sud Sardegna – Oltre al danno economico, c’è un danno reputazionale per la città e per chi ogni giorno si impegna a offrire accoglienza e qualità ai cittadini e ai visitatori”.

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