In Evidenza Sanità, i sindacati contro la Giunta: “Chiediamo rapidamente una svolta”

Sanità, i sindacati contro la Giunta: “Chiediamo rapidamente una svolta”

I sindacati ribadiscono che "la sanità sarda non può più attendere" ed esprimono preoccupazione per la percepita incertezza

Crediti foto: Ansa

A distanza di oltre quattro mesi dalla firma, i sindacati sardi Cgil, Cisl e Uil esprimono forte delusione per la mancata attuazione del protocollo sottoscritto con la Presidente Todde e l’Assessore Bartolazzi il 4 agosto scorso. Quell’accordo, che definiva impegni chiari e obiettivi verificabili per la sanità regionale, rappresentava un atto di fiducia basato sulla promessa di una svolta radicale.

In una nota unitaria, i segretari generali Fausto Durante, Pier Luigi Ledda e Fulvia Murru denunciano che “quella svolta non c’è stata” e che la realtà per cittadini e lavoratori rimane immutata. Si riscontrano infatti liste d’attesa in peggioramento, servizi in crisi, territori scoperti e personale sanitario in emergenza costante. Le riunioni tenutesi finora non hanno prodotto le decisioni operative necessarie previste dal documento iniziale.

I sindacati ribadiscono che “la sanità sarda non può più attendere” ed esprimono preoccupazione per la percepita incertezza negli assetti della Giunta. L’unica pretesa sindacale è chiara: “che non si creino vuoti di responsabilità, incertezze di governance o rallentamenti nell’attuazione degli impegni assunti.” La credibilità istituzionale dipende dalla capacità di rendere “immediatamente esigibile” ogni punto del protocollo del 4 agosto, senza ritardi o ambiguità. Questo include assunzioni e stabilizzazioni, rafforzamento della sanità territoriale, riorganizzazione dei servizi, riduzione delle liste d’attesa, potenziamento dell’assistenza domiciliare e un monitoraggio trasparente dei progressi.

In questo contesto critico, Cgil, Cisl e Uil si aspettano che il confronto già fissato per il 16 dicembre veda la partecipazione della Presidente Todde e che diventi un momento decisivo. L’incontro deve servire a chiarire l’assetto istituzionale, risolvere i nodi aperti e stabilire tempi certi e verificabili per l’attuazione immediata del protocollo. I sindacati concludono con un avvertimento: la sanità “non consente a nessuno di restare alla finestra o di perdere altro tempo” e se “non arriveranno rapidamente la svolta e l’inversione di tendenza che hanno motivato la firma del 4 agosto, il sindacato metterà in campo tutte le iniziative necessarie a tutela dei lavoratori, delle famiglie e dei territori della Sardegna.”

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