I New York Knicks, nella notte appena trascorsa, si sono laureati campioni della NBA Cup e il merito è anche di un giovane sardo, Riccardo Fois di 38 anni originario di Olbia.
Il percorso di Fois è il racconto di un’ascesa inarrestabile, costruita con studio, talento e una visione internazionale del basket. Già a 25 anni muoveva i primi passi come assistente in Ncaa, il prestigioso campionato universitario americano. A 30 anni ha segnato un primato storico per il nostro Paese, diventando il primo tecnico italiano a raggiungere le Final Four NCAA con i Gonzaga Bulldogs.
La sua carriera è stata un susseguirsi di traguardi da record: a 31 anni è approdato ai Phoenix Suns, entrando nel ristrettissimo club dei vice-allenatori italiani in NBA insieme a leggende come Messina e Scariolo. Parallelamente, è diventato una colonna dello staff della Nazionale Italiana, collaborando prima con Gianmarco Pozzecco e venendo poi confermato da Luca Banchi.
Dopo un’esperienza di alto livello ai Sacramento Kings al fianco di Mike Brown, proprio quest’ultimo lo ha voluto come primo assistente nella nuova sfida al Madison Square Garden. Stanotte, quel legame professionale ha dato i suoi frutti più dolci: Riccardo Fois, il ragazzo partito dalla Sardegna, ha messo la sua firma sulla rinascita dei Knicks, riportando il titolo nella “Mecca del basket” e scrivendo una pagina indelebile della storia dello sport italiano oltreoceano.
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