Il giallo della scomparsa di Cinzia Pinna si è risolto tragicamente con la confessione del suo assassino. Dopo ore di interrogatorio presso la caserma di Palau, l’imprenditore del vino Emanuele Ragnedda è crollato ammettendo di essere l’autore dell’omicidio.
La 33enne di Castelsardo, scomparsa dalla sera dell’11 settembre, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco. Ragnedda ha rivelato agli inquirenti il punto esatto in cui aveva occultato il cadavere per tredici lunghi giorni: il corpo, insanguinato, era stato celato tra la fitta vegetazione in un angolo della sua vasta proprietà terriera, la tenuta di Conca Entosa, che si estende per 77 ettari nelle campagne di Palau.
L’assassino e la vittima si frequentavano da tempo, e anche le rispettive famiglie avevano legami. Tuttavia, la dinamica degli eventi all’interno dell’abitazione e il movente che ha scatenato il femminicidio rimangono, per ora, da chiarire per gli inquirenti.
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